"Angelo, riposa in pace". Fiori, pupazzi e disegni per la piccola Wendy. Il dolore del quartiere

Davanti al cantiere del palazzo in tanti hanno portato un ricordo. I biglietti degli altri bambini: "Vola con gli angioletti più in alto che puoi".

Ravenna, 10 gennaio 2024 – Al nono piano del palazzo di via Dradi da cui Giulia Lavatura si è lanciata con la figlia Wendy e il cane lunedì mattina, la porta dell’appartamento in cui viveva tutta la famiglia mostra i sigilli del sequestro. Pochi piani più sotto abita Ivana Bevilacqua che ancora non si capacita sia successo davvero.

Il palazzo dal quale la 41enne Giulia Lavatura si è lanciata dal nono piano, portando con sé la figlia di sei anni e il cagnolino
Il palazzo dal quale la 41enne Giulia Lavatura si è lanciata dal nono piano, portando con sé la figlia di sei anni e il cagnolino

"Non avevo capito che stesse così male – dice –, anzi non immaginavo un malessere così grande. Ci siamo viste prima di Natale, quando ancora non erano iniziate le vacanze e lei accompagnava la figlia a scuola. Poi sia io che mio marito abbiamo avuto il Covid e non siamo più usciti. Giulia era tranquilla, gentile e sorridente come sempre. Premurosa, si preoccupava che la bambina facesse troppo rumore in casa, che disturbasse. Era una bimba timida ma vivace e dolce. Sentivo il ticchettio dei passi, ma era un piacere, sembrava una famiglia tranquilla, come ce ne sono tante, entrambi legati alla piccola, sia lei che il marito. Lui è spesso via per lavoro, rimane lontano venti giorni, un mese, poi torna per un paio di settimane. Quando era a casa me ne accorgevo dal fatto che li sentivo giocare, sentivo i passi mentre si rincorrevano. Non capisco come sia potuto succedere, a Natale Giulia era da sola perché il marito è arrivato dopo, qualche giorno fa. Forse è stata la solitudine. Non lo so, non c’è spiegazione".

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Per strada, davanti alla rete che delimita il cantiere del palazzo, da due giorni continua il via vai di persone che portano fiori, pupazzi, biglietti, disegni, candele. Una bambina che avrà l’età di Wendy esce dal condominio e lascia un peluche, poi rientra in casa. ‘Riposa in pace angioletto. Possano i bei ricordi darti pace e consolazione’ è scritto su un foglio di carta bianco.

‘Riposa in pace piccola creatura tra le braccia della Madre Celeste’ recita un piccolo cartoncino rosso. Poi c’è un disegno colorato con una margherita e dei pesciolini. ‘Vola con i piccoli angeli più in alto che puoi’ firmato Benny, Anthony, Francy, Maria.

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Un ragazzino di 13 anni attraversa in fretta il vialetto e apre il portone. "Abitiamo qui - spiega - e lunedì mattina sono uscito alle 7.30 per andare a scuola e c’era una gran confusione, poi le ho viste lì davanti per terra, è stato terribile e ho subito detto a mia sorella più piccola di non guardare, di andare avanti. Mia madre è sotto shock, non riesce ancora a crederci’. Nel frattempo arriva una ragazza, Marina, con un mazzo di fiori in mano. "Vivo in questa strada, ma nel palazzo vicino" spiega.

"Giulia? Una brava mamma", continua a ripete Cristina, una donna che abita nel palazzo attiguo a quello dell’appartamento di Giulia Lavatura. "Qui - continua - è come se fosse un paese, ci conosciamo tutti e quando il tempo è bello ci incontriamo in giardino, soprattutto chi ha il cane. Giulia la incrociavo spesso con la sua bambina, col viso dolce, sempre gentile".

La voce trema, è stupefatta come l’amica che ha accanto. Ieri mattina hanno portato un mazzo di fiori e l’hanno lasciato davanti all’ingresso del palazzo, lo avevano fatto anche il giorno prima. "Quando lunedì mattina sono uscita per andare a lavorare - ricorda Cristina - ho visto l’ambulanza, ma non ho capito bene cos’era successo. Saranno state le 7 e mezzo. Ho pensato a un incidente che avesse coinvolto uno degli operai del cantiere, cosa che all’inizio abbiamo pensato tutti, e prima ancora avevo creduto che fossero venuti per un sopralluogo sui lavori del 110. Più tardi ho chiamato un’amica che mi ha raccontato tutto e non sono più riuscita a lavorare".

a. cor.