Andrea Mancini morto in wakeboard: sequestrati lago e impianto a Ravenna

Aperto un fascicolo per omicidio colposo senza indagati. Probabilmente non sarà effettuata l’autopsia

Il 118 allo Startwake Cable Park di Porto Fuori (Corelli)

Il 118 allo Startwake Cable Park di Porto Fuori (Corelli)

Ravenna, 25 agosto 2022 - Un fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati, è stato aperto dal pm di turno Marilù Gattelli per fare luce sull’incidente sportivo in cui martedì pomeriggio ha perso la vita Andrea Mancini, disabile di 55 anni, di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna. Diverse persone erano presenti all’interno dello Startwake Cable Park di via Francesco Berretti a Porto Fuori, mentre il 55enne stava praticando wakeboard, sport acquatico in cui si fondono sci nautico e snowboard nella modalità paralimpica sit-wake, seduto sulla tavola.

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E in molti intorno alle 15.30 di martedì hanno visto l’uomo che a un certo punto ha preso velocità dopo l’ultima curva ed è finito contro uno dei tralicci metallici dell’impianto, collocati lungo il perimetro del lago artificiale. Sul posto, oltre a l 118 con ambulanza ed elicottero , sono poi intervenuti gli agenti di Volanti, squadra Mobile e Scientifica della questura di Ravenna e la Medicina del lavoro dell’Ausl. All’uomo subito è stato fatto un tentativo di rianimazione con il defibrillatore, preso da un vicino impianto sportivo, ma per lui non c’è stato nulla da fare.

Il lago dove è avvenuto l’incidente mortale, il cosiddetto Lago medio rispetto ad altri due presenti a Porto Fuori, è stato sequestrato insieme all’impianto presente all’interno, che consiste in un sistema di traino a fune azionato da terra che, per mezzo di una corda e di un bilancino, permette allo sportivo di eseguire curve e altre evoluzioni.

Ai comandi dell’impianto, mentre il 55enne stava praticando sit-wake, c’era il fidanzato ventiseienne della figlia, Gaia, che era arrivata proprio poco prima della tragedia e che ha visto tutto: "Avevo appena finito di lavorare – ha detto la ragazza –, ero arrivata qui per passare un po’ di tempo con mio padre". Il giovane fidanzato è stato sentito in merito all’accaduto così come altre persone presenti nell’impianto. Ora gli inquirenti dovranno risalire alla catena delle responsabilità.

Intanto il medico legale, dopo una prima ispezione del corpo di Andrea Mancini, ha riscontrato lo sfondamento della cassa toracica. Questo porterebbe a pensare che l’uomo sia deceduto in seguito all’urto. Motivo per cui molto probabilmente l’autopsia potrebbe non essere eseguita.

Saranno invece sicuramente eseguiti accertamenti in merito alla sicurezza dell’impianto dove sono presenti diversi tralicci metallici collocati lungo il perimetro del lago artificiale. In particolare, gli inquirenti saranno chiamati a fare luce sul rispetto delle norme di sicurezza necessarie per la pratica del wakeboard, anche in modalità paralimpica come nel caso del 55enne di Casalecchio di Reno. Verrà verosimilmente disposta anche una consulenza sul funzionamento dell’impianto di traino azionato da terra e che permette la pratica dello sport acquatico in cui ha perso la vita Andrea Mancini.