"Altri negozi chiusi a Lugo, serve un marketing manager"

La proposta di Checcoli (Confesercenti): "Può essere gestito fra Comune e associazioni". Massaccesi (Confcommercio): "Abitudini modificate, si spende di più per viaggi e cene".

"Altri negozi chiusi a Lugo, serve un marketing manager"

Nel Pavaglione ha colpito la chiusura del negozio di scarpe griffate Giorgia Effe che ha raccolto l’eredità dell’attività storica che tutti conoscevano con il nome di ‘Forlani’

Sono tante le saracinesche chiuse nel centro storico di Lugo. A colpire, in particolare, quella del negozio di scarpe griffate Giorgia Effe che, nel porticato del Pavaglione, ha raccolto l’eredità, come la gestione precedente, dell’attività storica che tutti conoscevano con il nome di ‘Forlani’. A distanza di alcune settimane dalla chiusura, gli spazi sono stati acquisiti dalla vicina birreria. La trasformazione in attività diverse da quella originaria non è però il destino di tutte le vetrine sfitte che spesso restano chiuse, anche a distanza di tempo. A soffrire sembrano essere soprattutto le attività commerciali legate ad abbigliamento, scarpe e oggettistica.

"Lugo – spiega Bruno Checcoli, presidente della sezione lughese di Confesercenti Ravenna-Cesena – è una piazza bella e appetibile per tanti tipi di attività commerciali. Per evitare che si impoverisca, occorre iniziare a fare scouting, individuando un marketing manager del territorio che inizi a mappare il centro storico e le vie del commercio più importanti per vedere che cosa manca o cosa serve. Facciamo il caso delle scarpe di media alta qualità. Il suo compito sarà quello di attrarre determinati brand piuttosto che imprenditori mettendo in luce quelli che sono i punti forti della città, come ad esempio il Pavaglione. In questo caso però anche l’Amministrazione deve seguire il percorso, garantendo ad esempio il decoro. I posti devono essere belli e sicuri. Il marketing manager può essere gestito in sinergia fra Amministrazione e associazioni, magari all’interno del Consorzio della Bassa Romagna".

Luca Massaccesi, segretario di Ascom Confcommercio Lugo, lega la crisi del settore soprattutto alle nuove tendenze che in linea generale influenzano i consumi. "Le abitudini si sono modificate tantissimo – spiega –. Si spende sicuramente meno per l’abbigliamento, le scarpe e gli accessori ma di più per viaggi, weekend, aperitivi e cene. La tendenza a un ridimensiomento era già iniziata prima che il Covid arrivasse e accentuasse la crisi del commercio che dal ’21 al ’22, quindi in un solo anno, ha manifestato una flessione generale del 5%". L’Amministrazione, nel frattempo, sta pensando a un’idea complessiva del centro storico che parte dal progetto di valorizzazione del giardino sulla Rocca per arrivare agli interventi in corso, come la riqualificazione di piazza Primo Maggio con l’obiettivo di migliorare il decoro cittadino. A questo si aggiunge la forza attrattiva degli eventi futuri, legati al periodo natalizio, in corso di definizione.

Monia Savioli