Altre quattro auto a fuoco a Lugo. E dietro c’è la mano di qualcuno

Impossibile non ricollegare l’episodio a quello analogo accaduto tre giorni fa in piazzale Tiziano. Stavolta sono stati danneggiati anche un portone di legno, un cancello e mura e vetrate di due negozi. .

Altre quattro auto a fuoco a Lugo. E dietro c’è la mano di qualcuno

Altre quattro auto a fuoco a Lugo. E dietro c’è la mano di qualcuno

Un nuovo rogo, a distanza di pochi giorni da quello che in piazzale Tiziano ha letteralmente trasformato in cenere quattro auto, ha di nuovo sconvolto la comunità lughese. L’incendio è scoppiato poco dopo le 2 del mattino di ieri in vicolo Giaccari, strada che collega via Risorgimento a via Acquacalda e costeggia il negozio di articoli per animali, Villaggio Natura. Le vetture coinvolte sono di nuovo 4 di cui 3 completamente distrutte e una, quella che chiude la fila, danneggiata in modo importante. Questa volta a bruciare non sono state solo le auto. Le fiamme hanno intaccato anche il portone di legno e il cancello di metallo - da cui si è staccata la vernice - dell’abitazione che si affaccia sul vicolo, le vetrate del negozio all’angolo, ex magazzino cinese ora chiuso, che si sono spaccate, e il muro del negozio di animali lungo il quale le auto erano parcheggiate. Una folla continua di lughesi, nella mattinata di ieri, si è recata sul posto per assistere al nuovo vandalismo. La natura dolosa di questo nuovo episodio è apparsa evidente a tutti i presenti, alcuni dei quali già avevano dubitato delle possibilità che il rogo di piazzale Tiziano della notte tra mercoledì e giovedì potesse essere stato causato, come indicato inizialmente dalle autorità, da un corto circuito elettrico derivato da una delle auto parcheggiate. "Sono stati i vicini ad avvertirci, dei ragazzi che erano rientrati da poco – racconta il proprietario dell’auto più colpita e dalla quale è plausibile sia partito l’incendio –. Mi hanno detto che alle 2 quando hanno parcheggiato era tutto tranquillo. Appena 10 minuti dopo hanno sentito uno scoppio, sono usciti e hanno visto le fiamme". Quando da via Risorgimento, dove abita, è arrivato al vicolo, il suo mezzo - una Volkswagen T-Roc comprata appena due anni fa, sfuggita peraltro all’alluvione - era già completamente avvolto.

L’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri è stato tempestivo. Le auto appartengono tutte a residenti della zona. Ora, alla luce della sequenza degli eventi e delle modalità che lasciano ipotizzare l’uso di un combustile facilmente incendiabile come la benzina per appiccare il fuoco, si fa sempre più radicata l’ipotesi dell’azione di un piromane notturno. Le telecamere di un’abitazione vicina avrebbero ripreso, pochi minuti prima dello scoppio dell’incendio, una persona in bicicletta con indosso un grosso zaino provenire da via Guido Reni per dirigersi nel vicolo. Dopo lo scoppio uno dei residenti accorsi avrebbe notato una figura fuggire in direzione della stazione. Intanto la preoccupazione cresce. Dopo quest’ultimo episodio, il sindaco uscente, Davide Ranalli, ha contattato il prefetto Castrese De Rosa. "Ho chiesto la massima attenzione delle forze dell’ordine a Lugo in queste ore delicate – spiega –. Come sempre ho trovato un interlocutore disponibile. Siamo consapevoli che certi fatti possano preoccupare. Le indagini sono in corso e a Lugo c’è grande collaborazione fra tutte le forze dell’ordine e l’amministrazione".

Monia Savioli