Faenza (Ravenna), 6 febbraio 2024 - “All’indomani dell’alluvione, l’intervento sul Lamone è stato immediato. Si è partiti ricostruendo, tra maggio e luglio, l’intera difesa delle sponde e la vicina area golenale. In estate, a partire da luglio, sono state fatte indagini geotecniche ed eseguiti rilievi topografici necessari per progettare la ricostruzione dei muretti. Il cantiere di somma urgenza non si è mai interrotto: partito l’8 settembre scorso, finanziato con 3,5 mln, ha uno stato di avanzamento del 90%: si prevede di concluderlo entro questo mese”.
Così Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, nel corso del sopralluogo, effettuato oggi a Faenza, presso il cantiere, lungo il fiume Lamone, dove sono in corso gli ultimi lavori finalizzati alla messa in sicurezza della zona ‘Bassa Italia’.
Sopralluogo effettuato assieme al sindaco Massimo Isola, alla consigliera regionale Manuela Rontini e ai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. In questi giorni si stanno completando alcuni muretti: in particolare quelli di via Renaccio, che erano parzialmente crollati a causa della piena del fiume del 16 maggio scorso. Le acque avevano causato il cedimento dell’argine su cui poggiavano i manufatti, con l’allagamento della zona ‘Bassa Italia’.
“La piena riconquista della città - ha sottolineato il sindaco di Faenza - sta avvenendo attraverso una serie di azioni che si muovono lungo diverse linee. Il tema più importante e sul quale il nostro impegno sarà costante è quello della sicurezza idro-geografica che dobbiamo garantire ai nostri cittadini, e a chi è in procinto di ‘rigenerare’ la propria abitazione dopo le alluvioni. Assieme alla Regione e con le risorse del Commissario straordinario stiamo realizzando opere che vanno in questa direzione, per rendere più sicura Faenza. Il muro di contenimento che stiamo completando in questi giorni, realizzato con determinazione attraverso un importante investimento della Regione, permetterà di dare una risposta concreta ai nostri cittadini”.
I nuovi muretti coprono due tratti dell’argine, per una lunghezza totale di circa 400 metri. Hanno fondazioni profonde in micropali che scendono fino a 12 metri, con soletta in calcestruzzo e ferro così da aumentarne la stabilità, più alti dei precedenti. Un altro cantiere ultimato riguarda via Cimatti: qui si è intervenuti con il rifacimento dell’argine sotto il ponte della circonvallazione. Si tratta di un’opera di somma urgenza dal valore di 400mila euro.