La commissione di indagine richiesta dalle minoranze a firma congiunta per approfondire la gestione dell’ alluvione nei suoi molteplici aspetti non si farà. La richiesta è stata bocciata durante la seduta del consiglio comunale di Lugo, giovedì scorso. La decisione, formalizzata dai voti contrari della maggioranza e l’astensione del Movimento 5 Stelle, è arrivata verso le 2 del mattino, dopo oltre 6 ore di consiglio, quattro delle quali monopolizzate proprio dal confronto in merito alla commissione. "Però non è finita qui – sottolinea il consigliere comunale del Gruppo ’Per la buona politica’, Silvano Verlicchi –. Continueremo a chiedere la convocazione delle due commissioni dipartimentali che abbiamo già sollecitato il 9 giugno scorso per verificare lo stato di avanzamento delle domande di risarcimento e la gestione delle risorse economiche derivanti dalle donazioni spontanee. Da quella data è passato quasi un mese. Questo rende evidente il grado di interesse mostrato nei confronti di questi temi. Abbiamo chiesto la commissione di indagine perché i gruppi di minoranza non sono stati coinvolti né informati durante l’emergenza in ogni sua fase, come pure nei giorni successivi all’alluvione. Gli argomenti che avremmo voluto trattare nella commissione avevano lo scopo di individuare le varie criticità organizzative emerse e le possibili soluzioni per fare in modo che non si potessero più ripetere in futuro. Ma l’atteggiamento di chiusura dimostrato fino ad ora è stato riconfermato".
Così come la minoranza si è dimostrata compatta nel chiedere l’istituzione della commissione di indagine, altrettanto si è dichiarata unita nell’approvare le tre delibere di natura contabile legate a quanto anticipato dal Comune per affrontare le prime spese emergenziali dell’alluvione di maggio, votate quindi all’unanimità. "Tutta l’opposizione ha mostrato grande senso di responsabilità, votando compatta a favore delle variazioni di bilancio, in quanto riguardavano misure urgenti a sostegno dei cittadini – sottolinea Davide Solaroli, consigliere del Gruppo Misto –. Quegli stessi cittadini da settimane si pongono domande su quanto è accaduto prima, durante e dopo l’alluvione e meritano delle risposte, per cui sarebbe stato a mio avviso un atto dovuto che venisse istituita una commissione d’indagine specifica, richiesta dalla minoranza e prevista dal regolamento comunale, in grado di far luce su tutta la vicenda. Con tale commissione, l’amministrazione comunale avrebbe avuto l’opportunità di dimostrare pubblicamente di non aver commesso errori e di avere gestito l’emergenza nel migliore dei modi, fugando così ogni dubbio sul suo operato, per cui, non avendo nulla da nascondere, avrebbe avuto tutto l’interesse che la mozione passasse. E invece no – sottolinea –. La maggioranza, guarda caso, ha espresso voto contrario, sostenendo che la commissione d’indagine non sarebbe lo strumento più indicato a trattare la questione. L’ennesima occasione persa di dimostrare quanto valga il principio della verità".
Monia Savioli