REDAZIONE RAVENNA

"Alluvione 2024, l’Ausl non pagherà ai dipendenti i giorni di lavoro persi"

La Fp Cgil: "Penalizzati i lavoratori che restarono a casa perché i pazienti vennero trasferiti da Lugo in altre strutture". L’azienda sanitaria ha rispettato le norme: non venne dichiarato lo stato di emergenza .

Il problema sollevato dalla Cgil riguarderebbe anche altri territori. L’Ausl non ha pagato i lavoratori perché non venne dichiarato lo stato di emergenza

Il problema sollevato dalla Cgil riguarderebbe anche altri territori. L’Ausl non ha pagato i lavoratori perché non venne dichiarato lo stato di emergenza

Chi rimase a casa perché i pazienti dell’ospedale di Lugo furono trasferiti in altre strutture socio-sanitarie del territorio e chi non riuscì materialmente ad andare al lavoro perché colpito, in prima persona, dall’alluvione di settembre. A loro, come denuncia in una nota la Funzione Pubblica della Cgil attraverso Marco Palagano, l’Ausl Romagna "non riconoscerà le giornate di lavoro perse. Serve un intervento della Regione Emilia Romagna e del Governo". Allo stesso tempo l’azienda sanitaria, riporta il comunicato della Cgil, "informa che non sarà possibile riconoscere i permessi straordinari retribuiti per l’emergenza alluvionale". Insomma, per quelle giornata formalmente di lavoro - ma non retribuite di conseguenza -, spiega il sindacalista, "i dipendenti dell’Ausl dovranno utilizzare ferie e smaltire ore di lavoro in eccesso accumulate in questi anni". Va detto che l’Ausl Romagna non ha fatto altro che rispettare la normativa. "Tutte queste impossibilità da parte dell’Ausl Romagna sono imputabili al fatto che in occasione dell’alluvione del settembre 2024 - a differenza di quanto avvenuto per l’alluvione del maggio 2023 - non è stato preso alcun provvedimento di carattere nazionale o regionale (cioè non è stato dichiarato lo stato di emergenza, ndr)".

La Fp Cgil ritiene tutto ciò inaccettabile: "Il costo dell’alluvione viene scaricato completamente sui lavoratori. Di fronte a questa ingiustizia chiediamo al Governo e alla Regione Emilia Romagna (sollecitata subito dopo gli eventi alluvionali dalle federazioni sindacali regionali) di dare risposte concrete a tutte le lavoratrici e lavoratori coinvolti, affinché vengano riconosciute le giornate di lavoro". Affinché ai lavoratori venga riconosciuto il dovuto "servirebbe un decreto della Regione, tale da autorizzare l’Ausl Romagna a pagare i suoi dipendenti". Il problema non riguarda soltanto il Lughese, ma altre zone della Romagna.