MONIA SAVIOLI
Cronaca

Gli alluvionati chiedono risarcimenti, un comitato anche a Traversara: “Disastro frutto di incompetenza”

“Ci costituiamo come soggetto giuridico, agiremo d’intesa con realtà analoghe sorte dopo il 2023”. Un’alleanza che avrà il battesimo del fuoco il 17 ottobre: manifestazione unitaria sotto la Regione

Gli alluvionati chiedono risarcimenti, un comitato anche a Traversara: “Disastro frutto di incompetenza”

Ravenna, 6 ottobre 2024 – I cittadini di Traversara – la frazione di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, straziata per la seconda volta in pochi giorni da acqua e fango - chiedono risposte. Anche sul fronte dei risarcimenti. Per questo, su iniziativa di un residente, il geometra Gianluca Sardelli, si stanno gettando le basi per la formazione di un comitato. La gente è esasperata, le chiacchiere non bastano più, servono soldi.

Inondazioni in Emilia-Romagna. Nella notte il fiume Lamone ha tracimato dal cantiere di ricostruzione dell'argine allagando la zona rossa di Traversara
Inondazioni in Emilia-Romagna. Nella notte il fiume Lamone ha tracimato dal cantiere di ricostruzione dell'argine allagando la zona rossa di Traversara

«Lo strumento del comitato è necessario, soprattutto alla luce di quanto è successo il 3 ottobre, quando l’acqua del Lamone ha tracimato dallo stesso punto in cui si è verificata la rotta del 19 settembre scorso», spiega Sardelli. «Si è trattato di un secondo disastro verificatosi, a mio parere, per incompetenza. È giunto quindi il momento di muoversi. Diversamente, temo non si otterrà nulla».

Nel pomeriggio di oggi, a Traversara, presso la saletta del bar Dante, si terrà, a partire dalle 15, la prima riunione di quanti – al momento una cinquantina di persone – hanno deciso di prendere parte all’iniziativa. «Chi ha le capacità e non reagisce diventa altrettanto colpevole di chi invece le responsabilità le ha», sottolinea Sardelli, che di recente ha inviato alla Procura della Repubblica un esposto chiedendo di effettuare degli accertamenti sulle opere eseguite, ritenendo prevedibili e soprattutto evitabili le recenti alluvioni. «Ho deciso di espormi per etica, per offrire un servizio civico come membro della comunità di Traversara e non, come alcuni insinuano, per inseguire interessi politici. Il mio impegno in quel settore è terminato ormai 30 anni fa e non ho intenzione di ricominciare. Nel nostro primo incontro condividerò con gli altri cittadini la strategia elaborata dopo essermi confrontato con i presidenti dei comitati già attivi, nati a Faenza, Conselice, Sant’Agata sul Santerno dopo l’alluvione del maggio 2023. Il primo passo – continua – sarà quello di costituire un soggetto giuridico, quindi una associazione no profit riconosciuta, per entrare nelle consulte e prendere parte alla manifestazione prevista il 17 ottobre prossimo, davanti alla sede della Regione, che riunirà tutti coloro che in Emilia Romagna hanno subito danni da alluvione o da frane».

Intanto, la tregua concessa dal maltempo ha permesso all’impresa di Padova che segue a Traversara i lavori di ripristino degli argini del Lamone in regime di somma urgenza, di chiudere la falla che si era aperta e di far ripartire il cantiere per il ripristino della rotta. Nel contempo, sono rientrate anche le ordinanze di evacuazione emesse dal comune di Bagnacavallo nei giorni scorsi. A Traversara al momento resta in vigore soltanto la zona rossa individuata nel perimetro di via Torri, nel quale si concentra la ventina di abitazioni fortemente danneggiate dalla furia dell’acqua e che dovranno essere demolite. L’assistenza alla popolazione sarà fornita, nel fine settimana, dai volontari del Gruppo comunale di Protezione civile di Bagnacavallo. Da lunedì, intanto, i cittadini che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, potranno iniziare a presentare le domande per ottenere il Contributo di autonoma sistemazione.