I muri sono ancora scrostati, da maggio 2023. E l’acqua è tornata di nuovo a casa di Pierangelo Bassi e Cristina Cammarata, limitandosi stavolta al piano interrato e all’aia. Il piano terra, rialzato di oltre mezzo metro, si è salvato per un pelo. È una delle poche case colpite a Castel Bolognese, dove il Senio nella notte ha esondato alla diga Steccaia ma non ha rotto gli argini: non ci sono state le conseguenze terribili del 2023. L’amarezza resta comunque tanta per chi ha dovuto investire per mettere a posto e ora si ritrova nuovamente con l’acqua in casa. "Là sotto c’erano due divani che avevamo fatto sistemare – dicono –. Dobbiamo avere 120mila euro dal 2023, secondo i calcoli del perito. Per questo abbiamo aspettato a fare i lavori, la lentezza della burocrazia a volte è una fortuna. Anche se già avevamo rifatto gli impianti nel seminterrato, che è andato completamente sott’acqua".
Tra Tebano e Biancanigo l’acqua è entrata nelle cantine e ha danneggiato soprattutto i campi.
sa.ser