È morto a 86 anni per un arresto cardiaco Antonio Ravaglioni, studioso faentino di materiali ceramici per impiego biomedico, per lunghi anni dirigente di ricerca dell’Istec Cnr. La scienza è stata la passione della sua vita e una missione il divulgare i progressi della ricerca. Lascia un grande vuoto, ma anche una profonda eredità scientifica.
Per anni Ravaglioli ha portato in alto il nome della sua Faenza con l’ideazione e la conduzione di tredici edizioni del seminario internazionale ‘Ceramics, Cells and Tissues’ (‘Ceramiche, cellule, tessuti’), organizzati a Faenza con Istec-Cnr dal 1990 al 2011. Incontri che hanno portato a Faenza i migliori ricercatori nel campo dei biomateriali e in particolare, bioceramici.
Grazie ai suoi studi innovativi sui biomateriali per la medicina rigenerativa e di riparazione funzionale, Ravaglioli è stato un pioniere in materia, capace di coinvolgere studiosi provenienti da prestigiose istituzioni internazionali e nazionali nella nuova frontiera di ricerca volta a realizzare poi risultati concreti a vantaggio della salute.
Chiusa l’esperienza a Faenza, Ravaglioli è stato chiamato a collaborare in continuità alla sua lunga e apprezzata attività di ricerca, da altre prestigiose istituzioni, organizzando così congressi internazionali per l’Istituto della Struttura della Materia Ism del Cnr e Unicusano a Roma, per l’Università di Genova e il Politecnico di Milano.
Antonio Ravaglioli è stato per molti anni socio del Lions club Faenza Host e dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana, cittadina con cui aveva un fortissimo legame per motivi familiari e di cui è stato per un periodo anche consigliere comunale, interessandosi in particolare dei monumenti storici e della Roccaccia, per la quale aveva ottenuto finanziamenti europei e ideato un circuito turistico delle Rocche dei Conti Guidi.
Grande appassionato di sport, calciatore in gioventù, era tuttora dirigente del Modigliana Calcio.
I funerali si svolgeranno domani alle ore 10 nella chiesa dei Cappuccini a Faenza.
Appresa la notizia della scomparsa di Ravaglioli, il sindaco di Faenza Massimo Isola ha espresso profondo cordoglio. "Dagli anni ‘50 – si legge nel messaggio del primo cittadino –, Faenza ha esplorato un importante connubio tra la sua ricca tradizione ceramica artistica e l’innovazione scientifica. Questo incontro ha dato vita a un ecosistema unico nel suo genere, dove la ricerca, l’artigianato, l’arte e l’educazione si intrecciano. Per raggiungere questo risultato, è stata fondamentale la passione e la visione di molte persone che hanno costruito una vera e propria filiera, un sistema che collega università, istituti di ricerca e imprese. Questo network ha favorito la trasmissione di conoscenze e tecnologie, stimolando l’innovazione nel settore ceramico. Antonio Ravaglioli è stato uno dei protagonisti di questa evoluzione. La sua competenza e la sua curiosità lo hanno portato a investire moltissimo in questo campo, contribuendo a far sì che Faenza diventasse un punto di riferimento internazionale per la ceramica innovativa. La sua figura è stata fondamentale per far sì che la ceramica di Faenza non fosse solo legata alla tradizione, ma si aprisse a nuove frontiere, esplorando le potenzialità offerte dalle tecnologie più avanzate. Ravaglioli è stato, dunque, un pioniere, un precursore, che ha partecipato attivamente al dibattito scientifico e ha contribuito a far crescere la reputazione di Faenza nel mondo. La sua scomparsa è una grave perdita per la città e per il mondo scientifico. Mi stringo al dolore della famiglia per la grave perdita".