diFranco Gàbici
È scomparso ieri al Sant’Orsola di Bologna, all’età di 93 anni, il professor Gaetano Leogrande, medico radiologo di fama. Nato a Mottola (Taranto) il 26 novembre del 1927, nel 1955 si laureò in medicina all’Università di Bologna e dopo una breve esperienza al Sant’Orsola nel 1956 passò a Ravenna come assistente del professor Pietro Sighinolfi nel vecchio ospedale di via Bixio. Quindi nel 1963 divenne primario di radiologia a Bagnacavallo.
Nella sua lunga esperienza di medico Leogrande, che negli anni Sessanta si divideva fra l’ospedale di Santa Maria delle Croci, il gabinetto radiologico dell’Inam e il reparto di radiologia di Bagnacavallo, è stato testimone della rivoluzione nel campo della radiologia, dal grembiule di piombo da dodici chili per ripararsi dai raggi X alla bomba al cobalto, unica in tutta la regione, fino ai dischetti della Tac, l’ultimo ritrovato della medicina che Leogrande inaugurò a Ravenna nel 1993. Ma il suo nome è legato soprattutto all’accorpamento dei piccoli ospedali del nostro territorio.
Nel 1988, come presidente dei primari di tutta l’Ausl illustrò e realizzò il nuovo piano che prevedeva l’accorpamento degli ospedali di Fusignano, Conselice, Bagnacavallo, Alfonsine, Massa Lombarda e Lugo e dopo aver assunto la direzione delle radiologie dei cinque piccoli ospedali fu nominato primario a Lugo. Segretario e poi vice presidente dell’Ordine dei medici, Leogrande è autore di 150 pubblicazioni scientifiche. Una volta in pensione fu chiamato a far parte del Consiglio della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna ma non dimenticò mai la sua missione di medico che lo portò nel consiglio dell’Istituto dei tumori di Meldola.
Appresa la notizia della scomparsa, Antonio Patuelli ha sottolineato l’intensa vita civile e sociale di Leogrande e ha ricordato una sua interessante iniziativa rivolta agli studenti. "All’epoca – ricorda Patuelli – frequentavo l’ultimo anno del Liceo scientifico Oriani e Leogrande, come presidente del Lions, organizzò nella Camera di commercio dei corsi di orientamento per la scelta della facoltà, molto seguiti e soprattutto molto utili". In una recente intervista rilasciata a Carlo Raggi per il Carlino, Leogrande raccontò anche di aver conseguito il brevetto di pilota e di essere stato candidato a Ravenna per il Partito liberale al Parlamento e alle regionali. Una vita intensa, la sua, che si è conclusa al Sant’Orsola di Bologna proprio nell’ospedale che lo vide giovane medico agli inizi della sua lunga e intensa carriera.