Ammontano a 110 mila euro i fondi raccolti dalle Acli, per dare una mano ai circoli, a soci e cittadini vittime dell’alluvione dello scorso maggio. Tutto è iniziato proprio nei giorni immediatamente successivi al disastro, grazie alla generosità degli associati. Una generosità che non ha fine, visto che la raccolta è tuttora aperta. "La nostra iniziativa è una goccia nel mare ma comunque un segnale positivo di solidarietà – spiega Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, che ieri ha fatto tappa a Ravenna per la presentazione della raccolta –. Anche se la nostra non è un’associazione di primo soccorso, non potevamo lasciar passare le cose senza fare nulla. E ora che è passato un po’ di tempo, ci spiace vedere che di questa tragedia si parli sempre meno dopo la grande esposizione mediatica dei primi tempi. Soprattutto perché le difficoltà restano. C’è bisogno del supporto di tutti".
Antonio Nonni, presidente provinciale delle Acli: "Siamo orgogliosi del progetto. Sono faentino e ho visto da vicino gli effetti disastrosi dell’alluvione sul territorio". A raccontare qualche storia particolarmente toccante è poi Chiara Pazzaglia, presidente di Acli Bologna. "Mi viene subito in mente – racconta – il caso di una ragazza che ha perso la casa appena comprata e che si è ritrovata a dover continuare a pagare un mutuo e subito dopo un affitto, vivendo una situazione non più sostenibile. Alcuni agricoltori in estate, per esempio, ci hanno segnalato dei terreni sconnessi che impediva loro di andare a lavorare. Molte società sportive invece hanno avuto danni alle attrezzature sportive. Numerose famiglie hanno vissuto in prima persona disagi più piccoli, ma ugualmente importanti per il loro già magro bilancio. Ci sono arrivate nel complesso una ventina di richieste e, dal prossimo 16 settembre, è prevista l’erogazione della prima tranche di aiuti. Il bando, in cui ci sono alcuni criteri definiti, è ancora aperto: il nostro obiettivo, infatti, è quello di continuare la raccolta in modo da aiutare ogni mese, fino a quando sarà possibile". Info: emiliaromagna@acli.it; Acli può aiutare per danni non coperti da polizze assicurative o da ristori riconosciuti dalla Regione per un valore di 5mila euro. "Questa iniziativa – afferma il vescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni – si colloca dentro l’alveo di quelle organizzate attraverso il canale Caritas, con richieste soprattutto da Fornace Zarattini".
Roberta Bezzi