MILENA MONTEFIORI
Cronaca

“L’Aci ha chiesto a mio padre di rinnovare la patente, ma lui è morto da 48 anni...”

Avviso per il tenore Giuliano Bernardi, deceduto in un tragico incidente stradale alle porte di Ravenna, la notizia sconvolse la città. Il figlio Paolo: “E’ assurdo. Andrò all’Automobile club, magari qualcuno si scusa”

A sinistra, il tenore Giuliano Bernardi; a destra, Paolo Bernardi con la busta dell’Aci indirizzata al padre morto nel 1977 (Zani)

A sinistra, il tenore Giuliano Bernardi; a destra, Paolo Bernardi con la busta dell’Aci indirizzata al padre morto nel 1977 (Zani)

Ravenna, 10 gennaio 2025 – “Mio padre è deceduto quasi mezzo secolo fa ma l’altro giorno è arrivata la lettera verde con l’avviso dell’Aci per il rinnovo della sua patente, con tanto di uffici e orari di apertura dove recarsi”. A denunciare quella che definisce “una vicenda surreale e assurda” è Paolo Bernardi, figlio del noto tenore ravennate Giuliano, astro nascente della lirica la cui vita fu spezzata a soli 37 anni e mezzo il 4 giugno 1977 in un tragico incidente stradale che sconvolse la città.

“Quando dopo capodanno sono andato ad aprire la buchetta dell’abitazione di famiglia in via Fiume Avisio (poco distante dal giardino intitolato proprio a Giuliano Bernardi, ndr) – racconta Paolo –, dove io e mio fratello non viviamo più da anni ma dove sono in corso alcuni lavori, ho visto la busta dell’Aci e ho pensato che fosse una presa per i fondelli”.

Il padre Giuliano Bernardi, infatti, è morto quasi mezzo secolo fa. “Era il 4 giugno 1977, io avevo 7 anni e mio fratello Alberto 4 – ricorda Paolo –. Mio papà ebbe un incidente sul cavalcavia in zona Fornace Zarattini, andò fuori strada. Sembra passata un’era”. Ravenna rimase sconvolta dalla notizia e con essa il mondo della lirica che vide interrompersi la carriera luminosa di una brillante voce, sul palco insieme a Luciano Pavarotti e José Carreras. Dopo il debutto come baritono nel 1968 nel ruolo di Rigoletto a Mantova, vincitore del concorso internazionale dell’Associazione lirica e concertistica, dopo qualche anno Giuliano Bernardi decise di cambiare tessitura vocale e si perfezionò come tenore.

Da qui nel 1975 debuttò al Maggio Musicale Fiorentino, nel ruolo di Malcom nel ‘Macbeth’. Registrò proprio l’opera negli studi di Londra insieme a José Carreras. Successivamente e fino alla sua tragica morte si esibì nei teatri italiani e all’estero anche insieme a Luciano Pavarotti. Oggi, a distanza di quasi mezzo secolo, Paolo e Alberto Bernardi si sono visti recapitare nella casa di famiglia la lettera verde con l’avviso di rinnovo della patente di guida indirizzato al padre Giuliano.

Tra l’altro, a rendere ancora più assurdo l’episodio è la frase, scritta nella busta proprio accanto al nome di Giuliano Bernardi: “Il socio dell’Aci Ravenna è sempre informato e protetto!”. “Certo, ma l’Aci non è informato che mio padre è morto quasi cinquant’anni fa – dice Paolo –. A questo punto l’avviso di rinnovo patente potrebbe arrivare a qualsiasi ravennate deceduto da anni, anche conosciuto. E con tanto di uffici e orari di apertura per provvedere a sbrigare la pratica”. Paolo naturalmente si è confrontato con il fratello Alberto ed entrambi non hanno capito da cosa sia nato l’errore: “La mia patente scade quest’anno, ma a settembre. Mio fratello è nato a febbraio. E comunque entrambi non siamo residenti da anni nella casa di famiglia. Non capisco, poi, cosa c’entri la data del 24 gennaio 2025 che è apposta sulla busta. Anche perché mio padre era nato il 21 dicembre del 1939”. Ora Paolo Bernardi pensa di “fare un salto all’Aci, per evitare che magari mandino pure qualche altro avviso” ma “la vicenda andava raccontata perché è davvero surreale. Poi magari qualcuno dell’Aci legge l’articolo e pensa di scusarsi”.