ANDREA COLOMBARI
Cronaca

“Abusate dalla guardia medica”. Dottore arrestato dai carabinieri a Ravenna

L’uomo si trova ora ai domiciliari. Per ora le donne al centro del caso sono tre ma altre potrebbero farsi avanti. Lui aveva lavorato a Lido Adriano, Milano Marittima e Cesenatico. Indagine da una segnalazione all’Ausl

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L’indagine era scattata dopo le prime segnalazioni all’Ausl (repertorio)

Ravenna, 26 settembre 2024 – Secondo quanto finora emerso, l’indagine era scattata dopo le prime segnalazioni all’Ausl. Alcune delle donne che si erano rivolte a quella guardia medica, avevano cioè parlato di modalità di visita alquanto insolite, strane, audaci; manovre mediche a loro avviso affatto consone ai tipi di disturbi lamentati. In definitiva palpeggiamenti e altri abusi di natura sessuale collocati nel corso di quest’anno: un’ipotesi accusatoria per ora alimentata da tre pazienti.

Il protagonista del caso giudiziario è un medico ultrasessantenne nato in Libia ma da tanto tempo in Italia. Non a caso il suo nome figura da anni nelle graduatorie generali della guardia medica turistica estiva dell’Ausl Romagna. La riviera insomma: Lido Adriano, Milano Marittima e pure Cesenatico, solo per indicare alcune della località nelle quali ha prestato servizio. Da martedì scorso si trova agli arresti domiciliari in applicazione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Andrea Galanti su richiesta della procura. In questo momento insomma è pure sospeso in automatico dall’Ordine dei medici.

L’ipotesi di reato è di violenza sessuale. Ed è stata formulata sulla base delle verifiche dei carabinieri della Compagnia di Cervia–Milano Marittima coordinate dal pm Lucrezia Ciriello. Il legale della difesa - l’avvocato Giovanni Lorenzo Gusella di Cesenatico -, ha confermato di avere ricevuto gli atti relativi all’arresto del suo cliente aggiungendo che presto andrà a Roma, dove risiede l’assistito, per parlagli e confrontarsi sull’accusa in vista dell’interrogatorio di garanzia: a suo avviso del resto l’uomo in tanti anni di attività non aveva mai avuto problemi.

In ogni modo, le pazienti che lo accusano, non sono solo turiste: in almeno un caso, il contesto dei lamentati abusi era infatti stato domestico. La donna aveva cioè chiamato la guardia medica ritrovandosi in una situazione doppiamente afflittiva: quella di paziente e di abusata. Il timore in prima battuta era stato magari quello di avere frainteso specifiche manovre mediche; e poi di non essere creduta davanti alla parola di un professionista. Alla fine però aveva prevalso il desiderio di andare fino in fondo.

E ora non è detto che il caso non si possa allargare alla luce della mole di lavoro del diretto interessato e dunque dei possibili contatti ritenuti dubbi con altre pazienti le quali potrebbero cioè decidere di farsi avanti.