REDAZIONE RAVENNA

A Voltana il laboratorio della cocaina per la riviera

La Finanza ha sequestrato quasi otto chili di droga, tre pistole e 60mila euro. In arresto due uomini residenti a Bagnacavallo

A Voltana il laboratorio della cocaina per la riviera

La Finanza ha sequestrato quasi otto chili di droga, tre pistole e 60mila euro. In arresto due uomini residenti a Bagnacavallo

La guardia di Finanza ha scoperto a Voltana un laboratorio per il taglio e il confezionamento di cocaina destinata alla movida romagnola. Nell’ambito della stessa operazione, ha sequestrato in totale quasi 8 chili di droga, che avrebbero potuto fruttare più di 700 mila euro una volta raggiunto il mercato al dettaglio, oltre a 60 mila euro in contanti possibile provento dell’attività di spaccio. Sotto chiave ci sono finite pure 3 pistole, di cui una con matricola abrasa, e 79 cartucce. L’arma clandestina è una Beretta calibro 7.65 per la quale si cercherà di capire la provenienza e l’eventuale utilizzo. Sono in corso verifiche anche sulle altre due pistole per capire la loro funzionalità: se cioè armi da fuoco a tutti gli effetti o se solo scacciacani da esibire a scopo intimidatorio. Tra il materiale sequestrato, figurano anche manganelli telescopici in metallo.

L’operazione è partita mercoledì pomeriggio, per poi protrarsi fino a sera, quando i militari del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno controllato a Bagnacavallo due uomini intenti a scambiarsi un sacchetto. A quel punto uno dei due ha tentato di fuggire a piedi per le vie cittadine ma è stato immediatamente fermato: è emerso che nel sacchetto in questione c’erano più di 2,5 chili di cocaina. A ruota sono scattate alcune perquisizioni domiciliari: una in particolare ha riguardato una stanza di Voltana nella quale i finanzieri hanno accertato la presenza di forni, essiccatore, frullatore, prodotti chimici e sostanze per la preparazione dello stupefacente: secondo gli inquirenti, un vero e proprio laboratorio per il taglio e il confezionamento della roba per aumentarne il quantitativo e, conseguentemente, i guadagni.

Nelle varie perquisizioni eseguite, i finanzieri hanno individuato e sequestrato, oltre a tutta la strumentazione per il taglio della sostanza, più di 6,4 chili di cocaina e 1,3 chili di hashish, pistole e contanti. Alla fine, come disposto dal pm di turno Lucrezia Ciriello, i due sono stati dichiarati in arresto e portati in carcere a Ravenna. Sono entrambi ufficialmente disoccupati e residenti a Bagnacavallo con le rispettive famiglie: si tratta di un 34enne originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, già noto alle forze dell’ordine; e di un 59enne originario di Gioia Tauro (Reggio Calabria) sostanzialmente incensurato. Entrambi sono difesi dall’avvocato Gabriele Bordoni del Foro di Bologna. Secondo quanto finora delineato dall’accusa, uno custodiva lo stupefacente per l’altro che lo confezionava. Ieri mattina in occasione dell’udienza di convalida, davanti al gip Janos Barlotti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il pm ha chiesto la convalida dei rispettivi arresti e la custodia cautelare in carcere. Il giudice si è riservato.

"L’operazione - hanno sottolineato le Fiamme Gialle in una nota - oltre a confermare i massimi livelli di attenzione prestati nello specifico settore operativo, si inserisce in un più ampio contesto di attività di prevenzione poste in essere al fine di garantire maggiore sicurezza nelle aree più sensibili della riviera romagnola, specie in quei periodi dell’anno caratterizzati da un importantissimo aumento del turismo".