A Ravenna il porto è più green. Ecco la nave cattura-plastiche

Costerà 2 milioni di euro ed entrerà in esercizio entro l’estate 2026. L’imbarcazione sarà elettrica

A Ravenna il porto è più green. Ecco la nave cattura-plastiche

La barca sarà realizzata dal cantiere nautico Morri F. M. di Bellaria

di Maria Vittoria Venturelli

RAVENNA

Il cantiere nautico Morri F.M. di Bellaria costruirà per l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale un’imbarcazione completamente green che sarà utilizzata nelle acque del porto di Ravenna per raccogliere la plastica dispersa in acqua. È la prima con queste caratteristiche attiva in uno scalo italiano, la sua costruzione è prevista entro aprile 2026 per essere operativa nell’estate dello stesso anno. Per realizzarla il ministero dell’Ambiente ha concesso all’AdSP il finanziamento necessario di circa 2 milioni nell’ambito del progetto ‘Green Ports’ e delle risorse del Pnrr. Dotata di tecnologie all’avanguardia, può operare per 8 ore consecutive anche in fondali bassi e passare sotto il ponte mobile che attraversa il canale Candiano, la via d’acqua che dal mare arriva alla Darsena di città, nel pieno centro di Ravenna alle spalle della stazione ferroviaria.

Il nuovo mezzo, con propulsione elettrica, e quindi a zero emissioni, sarà in grado di raccogliere macroplastiche con un diametro superiore a 5 millimetri, recuperare i rifiuti solidi galleggianti e semisommersi, oltre a intervenire in caso di sversamenti di idrocarburi. Sarà omologato per il trasporto passeggeri e impiegato in campagne di monitoraggio ambientale per analizzare la qualità dell’acqua e dell’aria. "Abbiamo favorito e sostenuto da sempre la salvaguardia dell’ambiente, che ora sta prendendo forma concreta con iniziative innovative che ci collocano ai primi posti della portualità italiana per attenzione alle problematiche ambientali – commenta il presidente dell’AdSP, Daniele Rossi –. Il progetto si inserisce, infatti, nel percorso di transizione verso modalità di gestione del porto più sostenibili". In questo percorso di innovazione si inseriscono nello scalo di Ravenna altre iniziative, tra cui gli investimenti sulla trasformazione digitale dell’Autorità portuale, che consentiranno all’ente di operare da remoto per tutti i processi amministrativi. "Così come il cold ironing – sottolinea il presidente Rossi –, il sistema di elettrificazione delle banchine del terminal crociere di Porto Corsini, grazie al quale le navi in sosta potranno spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica, e il moderno impianto di trattamento dei fanghi dell’escavo, che rappresenta un bell’esempio di economia circolare perché quei fanghi torneranno a essere utilizzati come materiale da costruzione o per il tombamento di cave dismesse". Ci sono, inoltre, gli interventi nella ricerca di soluzioni alternative per produrre energia verde, dai progetti nel solare dell’AdSP a quelli nell’eolico a mare di operatori privati, e il progetto di Eni per la cattura e lo stoccaggio della CO2. "In tutto questo – conclude il presidente – siamo consapevoli che va gestita una fase di transizione, che vedrà il porto di Ravenna pioniere nei grandi investimenti per lo sviluppo della modalità di trasporto ferroviaria e nei progetti di rigassificazione".