
Tanti la aspettavano da anni per sentirsi al pari dei residenti del centro e ora finalmente lo potranno essere: a Granarolo Faentino da ieri è attiva la fibra ottica per poter navigare su internet. Non si tratta di un vezzo ma di una necessità per tante aziende e famiglie che potranno dire addio ai 7 Giga a cui erano abituati. E se da ieri i granarolesi potranno contare sulla fibra l’obiettivo dell’amministrazione è arrivare a far cablare altre zone storicamente ‘lente’. La novità della presenza dei furgoncini rossi della Tim ha fatto presto a fare il giro per la piccola comunità di Granarolo Faentino e, dopo una piccola verifica con i tecnici intenti a trafficare negli armadi di derivazione, c’è stato quasi un hurrà in tutto il centro storico. Quella appena installata è la tecnologia Fttc, Fiber to the Ccbinet, letteralmente ‘fibra fino all’armadio’, in base alla quale la fibra ottica viene fatta arrivare agli ‘armadi stradali’ e da lì, sfruttando poi le singole connessioni tramite cavi in rame già esistenti, si collegano gli utenti. L’arrivo della ‘superconnessione’ nella frazione faentina è il frutto della collaborazione tra ‘pubblico’ e ‘privato’ per lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche che così consentiranno ad aziende e famiglie di poter sfruttare le nuove opportunità digitali, per rispondere alle esigenze di connettività sempre più performante, in un periodo in cui smart working e didattica a distanza sono diventati fondamentali. A questi usi si aggiungono servizi in ambito professionale e ludico.
"Nel caso di Granarolo Faentino – sottolinea il sindaco Massimo Isola – si tratta di un importante intervento di squadra tra l’amministrazione comunale e Tim in un momento storico durante il quale la digitalizzazione e i servizi connessi a internet sono diventati essenziali. È un primo momento al quale dovranno seguirne altri per mettere a disposizione la tecnologia della fibra ottica in quelle zone dove la connessione è ancora poco performante. Penso a Santa Lucia, Reda, Pieve Cesato e Borgo Tuliero ad esempio. L’estensione della banda larga oggi è difatti una delle priorità che stiamo portando avanti non solo attraverso gli interventi con i privati ma anche con la compagnia incaricata dal Ministero che ha un piano di sviluppo nell’Unione. La diffusione dei servizi digitali, anche alla luce della pandemia sanitaria, è un tema strategico per lo sviluppo delle imprese e per famiglie del territorio". "La diffusione della banda larga nel territorio – dice invece Alfonso Nicolardi, assessore alla digitalizzazione per l’Unione della Romagna faentina – è una priorità per mettere tutti nelle stesse condizioni di poter lavorare e usufruire di servizi imprescindibili in moltissimi campi, professionali o del semplice vivere comune. Nell’Unione, oltre all’intervento dei privati, continua la clablatura della fibra ottica da parte del gestore incaricato dall’ente pubblico nelle aree bianche, quelle zone cioè nelle quali le compagnie telefoniche private ritengono di non intervenire con loro investimenti. In particolare, il gestore telefonico incaricato dal Ministero, Open Fibra, ha ultimato la cablatura della fibra a Solarolo e si sta lavorando nei comuni di Riolo Terme dove è previsto il collaudo entro l’anno, Casola Valsenio dove si prevede il collaudo entro i primi sei mesi del 2022, così come a Brisighella. Si affronteranno, poi, anche i lavori per le aree bianche nel comune di Faenza e a Castel Bolognese".