REDAZIONE RAVENNA

A 80 anni da Radio Bionda. L’impresa dei tre marò all’isola degli Spinaroni

Oggi dalle 10 la commemorazione alla sede del Decentramento a Marina. A fine estate ’44 gli infiltrati tennero i collegamenti tra Alleati e partigiani.

Oggi dalle 10 la commemorazione alla sede del Decentramento a Marina. A fine estate ’44 gli infiltrati tennero i collegamenti tra Alleati e partigiani.

Oggi dalle 10 la commemorazione alla sede del Decentramento a Marina. A fine estate ’44 gli infiltrati tennero i collegamenti tra Alleati e partigiani.

‘Radio Bionda’, ovvero una missione (quasi) impossibile messa in campo giusto ottant’anni fa da tre uomini del reparto Nuotatori Paracadutisti del reggimento San Marco della Marina Militare che, in ossequio al giuramento al re, dopo l’8 settembre passarono dalla parte degli Alleati e della nascente Resistenza: infiltrati a fine estate del ‘44 nel territorio ravennate ancora in mano ai nazifascisti, i tre svilupparono una efficiente rete di intelligence fra Ravenna e Rimini, dove erano acquartierati gli Alleati, e dall’isola degli Spinaroni, in mezzo alla pialassa Baiona, tennero i collegamenti via radio fra il comando partigiano e le forze alleate. Una missione fondamentale per i successivi sviluppi della guerra nel nostro territorio e per la liberazione di Ravenna.

Quell’impresa eroica dei tre ‘marò’, tenente Angelo Garrone, sottocapo radiotelegrafista Giuseppe Montanino e marinaio Antonio Maletto e il sacrificio dei partigiani nella battaglia delle valli successiva alla liberazione di Ravenna, saranno al centro della commemorazione che si terrà questa mattina dalle 10, alla sede del Decentramento a Marina, location imposta dall’allerta meteo in luogo dell’isola degli Spinaroni, nella pialassa Baiona, quartier generale, in quei freddi e piovosi mesi dell’inverno ‘44-‘45 degli uomini del distaccamento ‘Terzo Lori’ della 28a Brigata Garibaldi, (e fra questi ben si può ricordare Leonida Ceccoli che proprio pochi giorni fa ha festeggiato i 100 anni) che nell’isola avevano base. Una commemorazione che sostanzialmente apre la serie di iniziative per l’ottantesimo anniversario della liberazione della provincia che si snoderanno da oggi ad aprile 2025, un arco di sette mesi che all’epoca furono in buona parte caratterizzati dalla forzata sosta sulla linea Gotica (il fronte del Senio) degli eserciti alleati, del ricostituito esercito italiano e dei partigiani. Una commemorazione promossa dalle Associazioni combattentistiche e d’armi, dall’Istituto storico della Resistenza e dall’associazione Isola degli Spinaroni nell’ambito di quella unità di intenti con l’Anpi coltivata dal vicepresidente dell’Unuci Danilo Varetto, ufficiale della riserva degli incursori e membro del consiglio della stessa Anpi.

Parleranno appunto Varetto, poi Ivano Artioli, al vertice dell’associazione Isola degli Spinaroni e Guido Ceroni presidente dell’Istituto storico della Resistenza. Si deve proprio all’Istituto storico, qualche anno fa, l’iniziativa di accendere un faro sull’impresa dei tre marò che dall’isola tennero i contatti radio con gli Alleati che da Rimini cominciavano ad avanzare verso Cervia. E se oggi si commemorano quella missione e "il valore dei marinai del San Marco nella guerra di Liberazione", fra poco più di una settimana il 15 ottobre inizieranno le manifestazioni per la liberazione di Cervia, prima città della provincia da cui i nazifascisti furono cacciati il 22 ottobre. E a seguire quelle per Casola Valsenio il 29 novembre, Russi il 3 dicembre, Ravenna il 4, Brisighella il 5, Faenza il 17, Bagnacavallo il 21 dicembre, giorno in cui, anche per via dell’inclemenza del tempo, il fronte si bloccò sul Senio con paesi come Castel Bolognese, Riolo e gran parte del Lughese, rimasti per quattro mesi sotto l’oppressione dei nazisti e del governo fascista di Salò. Le cerimonie per il ricordo degli ottant’anni della Liberazione, uniformate peraltro secondo un protocollo d’intesa proposto dal presidente della Provincia Michele de Pascale e firmato un anno fa dai 18 comuni e dalle Associazioni combattentistiche, riprenderanno quindi ai primi di aprile. Fu in quella primavera del 1945 che Alleati, ricostituito esercito italiano e partigiani sfondarono il fronte sul Senio: il 10 aprile furono liberate Cotignola, Lugo, Alfonsine, Fusignano, l’11 aprile Riolo Terme, Solarolo e Bagnara, il 12 Castel Bolognese e Sant’Agata, il 13 aprile Conselice e Massa Lombarda.

Carlo Raggi