ANNAMARIA CORRADO
Cosa Fare

Italian Opera Academy 2019, Riccardo Muti a Nozze con gli allievi

Da sabato 20 luglio a venerdì 2 agosto i lavori della 'scuola' per appassionati, studenti, musicisti quest'anno dedicata a 'Le nozze di Figaro' di Mozart

Riccardo Muti dirige anche quest'anno l'Italian Opera Academy

Ravenna, 19 luglio 2019 - «Oggi il mondo corre, ma per fare l’opera ci vuole tempo. Il tempo di studiare e di analizzare la partitura; il tempo di comprendere e di trasmettere a orchestra e cantanti il carattere e l’evoluzione dei personaggi, quindi le intenzioni del compositore; il tempo di provare e riprovare l’insieme vocale e strumentale, calibrandone con cura gli equilibri drammaturgico-musicali». Con queste parole Riccardo Muti spiega attorno a quali principi ruota l’Italian Opera Academy, che da sabato 20 luglio al 2 agosto apre le porte del Teatro Alighieri di Ravenna al pubblico di appassionati, studenti, musicisti per un periodo di studio, dalla presentazione al piano di sabato 20, alle 18, alle prove con orchestra e cantanti, fino ai concerti finali del 31 luglio e 2 agosto.

Tutto dedicato a uno dei più straordinari titoli di tutta la letteratura musicale, Le nozze di Figaro di Mozart. Sul podio e al pianoforte, sempre sotto l’ala di Muti, si avvicenderanno i giovani direttori e maestri collaboratori selezionati fra le centinaia di richieste arrivate da tutto il mondo e dalle scuole più prestigiose. Inaugurata a Ravenna cinque anni fa, secondo un modello che Muti ha poi sperimentato anche in Corea e Giappone, la sua “scuola d’opera” è da una parte l’opportunità per giovani direttori e maestri collaboratori – questi ultimi figura pressoché sconosciuta al grande pubblico ma fondamentale nella preparazione dello spettacolo lirico – di poter raccogliere direttamente quelle indicazioni e quei consigli preziosi che possono sgorgare solo da una straordinaria esperienza; dall’altra un’occasione unica per il pubblico di assistere in teatro al processo di costruzione di un’opera. Dalla presentazione del soggetto e dei temi portanti, alla preparazione al pianoforte delle singole voci, fino al lavoro in orchestra e all’esecuzione in forma di concerto di brani selezionati, affidata mercoledì 31 luglio alla direzione dello stesso Muti e venerdì 2 agosto invece agli allievi.

E non deve stupire che, dopo aver lavorato nelle scorse edizioni su opere di Giuseppe Verdi (Falstaff, Traviata, Aida e Macbeth), la scelta sia ora andata a Le nozze di Figaro. Come spiega Muti, «si tratta di un regalo che Mozart fa al repertorio italiano, perché non c’è dubbio che si tratti di un capolavoro italiano. Non solo perché composto su un libretto poetico nella nostra lingua, ma perché testimonia di quanto Mozart parlasse e conoscesse l’italiano, e avesse capito fino in fondo l’incedere tipico della nostra pronuncia, la melodia e il ritmo delle parole, il filo espressivo che attraversa le frasi, sia nei recitativi, che poi saranno l’esempio per la perfezione di quelli verdiani, sia nelle arie».

Corona le intense giornate dell’Accademia il concerto del 3 agosto nel Teatro Amintore Galli di Rimini, raffinatissimo spazio restituito alla città e alla musica. Info e prenotazioni: 0544 249244 e sul sito.