Sostenibilità e metriche ESG come opportunità di crescita della competitività aziendale

Sviluppo / Il tema è stato affrontato in un convegno organizzato da RTZ con la divisione Advisory e l’Università di Bologna

Sostenibilità e metriche ESG come opportunità di crescita della competitività aziendale

"Come impattano sull’intera catena del valore la sostenibilità e le metriche ESG, ovvero quelle legate all’ambiente, alla dimensione sociale e alla governance? In maniera sempre più importante e spesso determinante è la risposta che si può dare in sintesi, ma la loro portata è spesso sottovalutata, così come non sono fino in fondo comprese le opportunità che possono offrire. Per attrirare l’attenzione sulla questione e sulle sue molteplici implicazioni, si è svolto ieri a Reggio Emilia, nella sede di Unindustria, un importante convegno dal titolo “Sostenibilità e metriche ESG lungo la value chain”, organizzato da RTZ, più propriamente dalla sua divisione Advisory, che da sempre è in prima fila su questi temi, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna, tradizionalmente sensibile alle trasformazioni del mondo imprenditoriale. L’incontro ha attirato un pubblico numeroso e partecipe che ha colto il messaggio di fondo dei relatori: le istanze di natura competitiva-reddituale non possono più essere considerate le finalità uniche e il metro del successo di un’azienda. Oggi, tanto le normative quanto il mercato e il mondo del credito misurano le imprese valutando la sostenibilità. Il convegno, aperto dai saluti e dall’introduzione di Mirco Zucca, fondatore e partner di RTZ e da Angelo Paletta, direttore del Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, ha toccato tutti gli aspetti della sfida che attende le aziende, avvalendosi delle esperienze concrete degli attori economici. In particolare, Sabrina Gigli, docente di Economia Aziendale presso l’Università degli studi di Bologna e partner di RTZ Avisory, si è focalizzata sul processo di misurazione della sostenibilità, che comporta trasformazioni nella cultura e nella struttura delle aziende, sottolineando il ruolo cruciale che possono svolgere i professionisti del settore per sostenere le imprese in questo cammino. Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca Credito Copperativo, ha portato il punto di vista del mondo bancario, approfondendo l’impatto della reportistica di sostenibilità sull’accesso al credito. Non basta che un’azienda sia virtuosa, è necessario che lo sia la sua intera catena del valore, come ha ricordato Fabio Marasi, di Interpump Group, con tutto ciò che comporta in termini di scelta dei fornitori e gestione dell’intero ciclo produttivo. L’esperienza sul campo vissuta da una piccola impresa di successo è stato l’oggetto del racconto di Antonio Dolgetta, di F.A.R.M.A., realtà operante nel settore dei sistemi di rifornimento fortemente integrata nella catena di fornitura dei veicoli industriali ed agricoli. Enrico Supino, docente di aziendale presso l’Università di Bologna, ha poi affrontato un altro tema cruciale e finora poco considerato: il contributo delle analisi predittive azioni di sostenibilità e, di conseguenza, all’equity value nel suo complesso. Tutti temi che meritano ulteriori approfondimenti che, come ha sottolineato Sabrina Gigli nel suo intervento finale, saranno sempre più al centro dell’azione e delle iniziative future di RTZ Advisory