Lambrusco, dall’aperitivo al dessert il compagno ideale in tavola

Un unico nome, una grande ricchezza di varietà e sfaccettature. È il Lambrusco, vino simbolo dell’Emilia, che non a caso trova proprio nell’Emilia IGT una delle proprie denominazioni. Anche se spesso ci si riferisce a questo vino conviviale parlando al singolare, la famiglia di uve comprende ben 12 differenti varietà, ciascuna con caratteristiche peculiari e gradi di tannini, acidità e antociani differenti.

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Se è vero che sono tanti i vitigni di partenza, vari sono anche i metodi di produzione utilizzati per ottenere le celebri bollicine rosse dell’Emilia. Dalla rifermentazione in bottiglia alla spumantizzazione in autoclave, fino al Metodo Classico, le espressioni in bottiglia del Lambrusco riservano sorprese anche ai più fedeli appassionati grazie ad interpretazioni originali che vanno sempre più spesso ad affiancare le versioni più tradizionali.

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Il Lambrusco è il perfetto compagno delle specialità emiliane, dallo gnocco fritto ai salumi, dalle paste ripiene ai secondi piatti più impegnativi, ma sa stupire anche in abbinamento a piatti della cucina internazionale, dalla giapponese alla sudamericana. Grazie ai diversi gradi di residuo zuccherino e all’impronta dei produttori, che regalano sia vini secchi che amabili, i Lambrusco sono in grado di accompagnare con successo un intero pasto dall’aperitivo al dessert.

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Le denominazioni che tutelano la produzione, dall’Emilia IGT Lambrusco alle DOC, offrono una garanzia di qualità a chi sceglie di portare il brio, i colori e la varietà delle bollicine rosse del territorio in tavola. Tra Modena e Reggio Emilia, sono quasi 10.000 gli ettari vitati di Lambrusco, per un totale di oltre 100 milioni di bottiglie che ogni anno vengono commercializzate in Italia e in oltre 90 Paesi al mondo.

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