Chi ha detto che la cura dell’ambiente non possa anche diventare una sfida al progetto più virtuoso? Parlarne in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente è solo un modo per farlo di più. Per insistere e ricordarci che la Terra è una e dobbiamo prendercene cura insieme. Dal 1974, anno della sua prima celebrazione voluta dalle Nazioni Unite, se n’è fatta di strada per promuovere e sensibilizzare sull’importanza della tutela del nostro Pianeta. Eppure il percorso è ancora lungo: serve continuare a diffondere nelle persone una coscienza ambientale attiva.
Incentivare l’impegno di tutti verso uno sviluppo sostenibile si può. Come?
Per esempio, fornendo competenze e risorse per valorizzare l’impegno dei cittadini virtuosi, degli attivisti e dei volontari che hanno capito che i cambiamenti veri si raggiungono insieme. Che bastano pochi minuti al giorno per dedicarsi alla cura del parco sotto casa o che una passeggiata a piedi può trasformarsi in una preziosa raccolta di rifiuti. Piccoli gesti che possono fare la differenza: dal riciclare di più e sprecare meno, al muoversi a piedi o in bicicletta, passando dall’uso responsabile delle risorse alla loro rigenerazione. Non solo idee ma buone abitudini e soprattutto voglia di esserci per il futuro del nostro Pianeta.
Il messaggio che emerge dalle diverse proposte che il concorso #abbiamonelcuore sta raccogliendo
Dall’abbellimento di spazi comunali, con la creazione, ad esempio, di aree dedicate all'orticoltura, con piante e frutti destinati al consumo solidale, alla “sfida dei 10 minuti” rivolta alla pulizia volontaria di vicinato, fino al plogging sportivo: i progetti che stanno rispondendo alla call to action di #abbiamonelcuore sono tutti diversi. Ispirandosi ad almeno una delle quattro linee tematiche previste (prevenzione e riduzione dei rifiuti, qualità della raccolta differenziata, utenti speciali e decoro urbano), c’è chi vorrebbe impegnarsi in progetti di contrasto al degrado, chi propone soluzioni al littering o premi per i cittadini che differenziano meglio. Insomma, il concorso promosso dal Gruppo Hera, insieme ai Comuni di Modena, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo, sta prendendo forma all’insegna della consapevolezza, della responsabilità e della partecipazione. Un progetto possibile soprattutto grazie al supporto di enti partner come Last Minute Market che in tema di economia circolare e riduzione degli sprechi, sta portando la sua esperienza di anni sul territorio nei vari incontri e focus con cittadini, associazioni e attività commerciali - promossi dalla multiutility con le Amministrazioni Comunali - aiutando coloro che hanno voglia e idee da promuovere.
Cambia il Finale e Farmaco Amico: quando l’esperienza di altri enti può essere d’ispirazione al cittadino
Last Minute Market, impresa sociale spin-off di Unibo, di cui Silvia Marra (IN FOTO) è la socia fondatrice, è attiva sul territorio modenese da quindici anni e collabora da tempo con il Gruppo Hera a progetti importanti. Con Cambia il Finale, ad esempio, vengono raccolti tutti quei beni, soprattutto ingombranti, che stanno per essere gettati via dai cittadini, per destinarli a nuova vita, donandoli a comunità di accoglienza, mercatini no profit, laboratori di riparazione creativa o alle persone che ne hanno bisogno. Un cerchio virtuoso che nel modenese lavora in rete con altre realtà del territorio come Arca Lavoro, Porta Aperta e Tric e Trac e che negli ultimi nove anni ha permesso di salvare 5000 tonnellate di rifiuti che diversamente sarebbero finiti in discarica. Con Farmaco Amico, invece, grazie ai circa 170 contenitori - di cui una quarantina nel territorio modenese - posizionati nei pressi di farmacie private, comunali e strutture gestite dall’azienda sanitaria, vengono recuperati farmaci ancora utilizzabili. Attraverso un circuito garantito e sicuro, parte la selezione attenta di questi medicinali (con ancora almeno sei mesi di validità), a cui segue la donazione a enti no profit che li destinano a progetti di assistenza, rivolti alle fasce più deboli della comunità. Un modo sostenibile per ridurre gli sprechi e aiutare la comunità, affinché nessuno resti indietro. Grazie a questi progetti virtuosi nel territorio modenese, solo nel 2022, il Gruppo Hera, ha potuto immettere nel ciclo del riuso ben 132 tonnellate di ingombranti e un valore pari a 136 mila euro di farmaci non scaduti (con un risparmio anche per il sistema sanitario nazionale).
Chi e come partecipare ad #abbiamonelcuore?
Cittadini, associazioni, aziende, esercizi commerciali, scuole e insegnanti: tutti possono prendere parte al concorso, presentando il proprio progetto entro il 30 giugno, attraverso il modulo online su www.gruppohera.it/abbiamonelcuore dove è possibile scaricare anche il regolamento completo.