Ecofibre celebra il suo anniversario

Dal tessile tradizionale al tessuto non tessuto: la storia di successo di un'azienda familiare leader nel settore edile

ECOFIBRE S.R.L.

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È il trentesimo compleanno della Ecofibre, un’azienda di assoluta eccellenza nel campo del tessile edile, il tessuto non tessuto utilizzato nella costruzione delle strade. I grossi rotoli di tessuto non tessuto prodotto dalla ditta Ecofibre vengono impiegati sotto il manto bituminoso, per dare stabilità all’asfalto, dalle piste ciclabili alle autostrade. Sulla facciata della sede di Montale della Ecofibre sventolano decine di bandiere di tutti i paesi europei e anche extraeuropei dove si estende il vasto mercato dell’azienda. Sulla scrivania del titolare Federico Villani c’è la foto del babbo Ezio, fondatore della ditta e nella scrivania di fronte siede il figlio Filippo. Una linea di continuità familiare che è il nerbo di un’azienda che ha saputo svoltare alla fine degli anni novanta dal tessile tradizionale al tessuto non tessuto ed è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni con un aumento del fatturato del 50 per cento. «Il fatturato però non è l’unica cosa importante – dice Federico Villani – sono fondamentali i profitti che si fanno allo scopo di capitalizzare e per garantire una autonomia finanziaria e risorse in caso di necessità. Questa è una cosa che mi ha trasmesso il babbo Ezio, gli eventuali debiti devono essere sostenibili». Solidità e innovazione sono le parole d’ordine di un’azienda che si è lanciata senza esitazioni nelle nuove tecnologie in termini per aumentare sia la qualità del prodotto che la rapidità dei processi. «Abbiamo utilizzato anche in parte dalla legge sulla industria 4.0 – dice Villani – con due investimenti successivi pari ad un totale di quattro milioni e mezzo negli ultimi tre anni». Il titolare della Ecofibre tiene però a far presente come anche con le macchine più nuove ed efficienti il cuore dell’azienda sono le persone che ci lavorano. «L’azienda la fanno le persone – dice Villani – abbiamo 35 dipendenti che per la maggior parte sono con noi da molti anni e per noi è un vanto, di cui sono orgoglioso, che sono anche ben retribuiti, e ci tengo molto a questo aspetto visto i problemi che ci sono in generale a livello sociale. Qui diamo come è giusto fare dei premi di produzione e non c’è nessuno a paga sindacale». Solo il 10 per cento del prodotto di Ecofibre resta in Italia, il resto viaggia in tutta l’Europa, dalla costa atlantica ai balcani ma anche fuori dal continente, in Marocco, in Algeria e in altri paesi. L’intenzione dell’azienda è rimanere a Montale, magari ampliando la sede attuale appena ottenuti i necessari permessi. L’alluvione di novembre ha fatto dei danni ma inferiori rispetto a quelli subiti da altre ditte della zona. «Quando ho visto 30 centimetri d’acqua nei capannoni – dice Villani – ho avuto paura, ma poi ci siamo resi conto che non c’erano danni tali da compromettere i macchinari e dopo dieci giorni siamo ripartiti».

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