Bologna - Una visita culturale davvero ‘speciale’, è quella a Palazzo Boncompagni, che fino al 18 settembre 2021 ospita le opere di Michelangelo Pistoletto.
Una tappa alla Mostra “GREGORIO XIII e MICHELANGELO PISTOLETTO dal Rinascimento alla Rinascita” – che in queste settimane ha riscosso risonanza mediatica e un notevole successo di pubblico – val davvero la pena, per ammirare gli interni di questo storico edificio, portato a termine intorno alla metà del XVI secolo, non solo contenitore di una mostra straordinaria, ma a sua volta eccezionale scrigno architettonico.
Un po’ di storia.
Ubicato in pieno centro storico, a poche centinaia di metri da piazza Maggiore e delle Due Torri, attualmente Via del Monte n.8, la costruzione del palazzo si deve a Cristoforo Boncompagni che morì prima di vederne il compimento. Qui nacque, e per anni visse, Ugo, figlio di Cristoforo, professore di diritto nell’Università di Bologna, poi cardinale infine assiso al soglio pontificio il 13 maggio 1572 con il nome di Gregorio XIII.
Originaria del contado bolognese la famiglia Boncompagni si stabilisce fin dal Trecento a Bologna dove esercita con successo crescente il commercio dei panni e l’attività creditizia fino ad essere ammessa al Senato cittadino nel 1569. Il vertiginoso decollo economico, sociale e politico culmina nel 1572 con la già ricordata ascesa al soglio pontificio di Ugo Boncompagni: da quel momento, l’accumulo dei titoli e di ricchezze che piovve sulla famiglia, da cui uscirono oltre ad un papa ben tre cardinali, introdusse la famiglia nel Gotha della nobiltà europea.
La struttura architettonica.
Entrando a Palazzo Boncompagni – oggi di proprietà della famiglia Pizzighini Benelli, a cui si deve il sapiente restauro - ecco lo splendido loggiato e i due cortili che danno aria e luce, collegati dalla loggia tangente al primo, in cui domina una maestosa magnolia. Il loggiato è coronato da tre archi sostenuti da preziose colonne finemente istoriate, e sfonda come prospetto nel secondo cortile chiuso da una finestra fastosamente incorniciata.
Particolare, nel Palazzo, è la sua organizzazione spaziale: l’esterno è molto sobrio, con i muri in mattoni a vista e le decorazioni delle cornici delle finestre in arenaria. Nella massa del palazzo prevalgono i pieni sui vuoti e l’insieme appare monumentale e compatto con reminiscenze quattrocentesche ancora percepibili.
Tanti i nomi di grandi architetti sono associati alla progettazione del Palazzo: Andrea Marchesi detto il Formigine, Baldassarre Peruzzi, Jacopo Barozzi, detto il Vignola, e infine Ottaviano Mascarino.
Proprio del Vignola potrebbe essere la straordinaria scala elicoidale, autentica ‘sorpresa’ alla fine del loggiato, che rivela un elegante vigore e una profonda maturità sia figurativa che strutturale.
Sul lato destro, rispetto all’ingresso principale del Palazzo, si apre la spettacolare ‘Sala del Papa’, primo ambiente ad accogliere il pubblico: questo ampio salone di rappresentanza al piano terreno, del quale si sottolinea l’eccezionale acustica, è ornato da un bellissimo e raro camino in pietra serena, realizzato probabilmente su disegno di Pellegrino Tibaldi. Alla cerchia dello stesso Tibaldi pare possano essere attribuiti gli affreschi della volta ed il sopracamino, risalenti alla seconda metà del 1500.
Papa Gregorio XIII: chi era?
Ugo Boncompagni (Bologna 1501 – Roma 1585), 226º papa della Chiesa cattolica dal 13 maggio 1572, è considerato uno dei pontefici più importanti dell’età moderna, soprattutto per quanto riguarda l’attuazione della Riforma cattolica, per l’impulso all’attività missionaria e per la riforma del calendario. Il conclave che portò alla sua elezione durò ventiquattrore, uno dei più brevi della storia. Se prima di Gregorio la riforma cattolica era stata portata avanti sostanzialmente solo in Italia e in Spagna, durante il suo pontificato si sviluppò con notevole rapidità.
Il Calendario Gregoriano. Il cosiddetto ‘calendario gregoriano’ prende il nome da Papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582. E’ il calendario ufficiale in quasi tutto il mondo. Va rammentato che al fine di porre rimedio ad alcuni errori di calcolo del calendario giuliano che nel passare degli anni avevano provocato un disallineamento tra calendario e stagioni effettive, nel 1575 Papa Gregorio XIII nominò un’apposita commissione, di cui facevano parte giuristi, teologi e matematici e cardinali di sua fiducia, presieduta da Cristoforo Clavio, gesuita professore del Collegio Romano. Il nuovo calendario, frutto di una riforma sostanziale, fu emanato nel 1582 da Gregorio XIII con la bolla papale Inter gravissimas, nella quale stabiliva che, quello stesso anno, al giorno giovedì 4 ottobre facesse seguito venerdì 15 ottobre. Subito accolta dai paesi cattolici, la riforma fu recepita più tardi dai protestanti, ma – viste le solide basi scientifiche sulle quali si fondava – finì per affermarsi, e resta un’eredità indiscutibile del suo operato.
La genesi della Mostra GREGORIO XIII MICHELANGELO PISTOLETTO-DAL RINASCIMENTO ALLA RINASCITA.
I protagonisti di questa straordinaria avventura, che vede Michelangelo Pistoletto tornare a Bologna con una sua personale dal titolo GREGORIO XIII MICHELANGELO PISTOLETTO-DAL RINASCIMENTO ALLA RINASCITA, sono da una parte Palazzo Boncompagni e la famiglia Pizzighini Benelli , che con passione lo ha restaurato e con generosità lo ha aperto al pubblico perchè possa godere della sua bellezza. E dall’altra il Maestro Michelangelo Pistoletto che tramite questo suo progetto espositivo entra in dialogo con un grande innovatore quale Papa Gregorio XIII, dando vita a un momento di uno straordinario incontro fra due uomini che in tempi diversi e in vesti diverse, hanno affrontato, riflettuto e praticato i temi portanti dell'umanità.
Così avviene che i cinque secoli che li separano scompaiano davanti alle opere di Pistoletto artista contemporaneo, in stretto dialogo con gli affreschi e le stanze di un luogo che fu punto di incontro, fucina di idee, di soluzioni e di risoluzioni.
Per visite alla Mostra e al Palazzo:
fino a sabato 18 settembre 2021, da martedì a domenica dalle ore 10-13 e 14-19, chiusura: lunedì e festivi, il mese di agosto aperta dalle ore 10-13.
La Mostra (a cura di Silvia Evangelisti), è promossa da Palazzo Boncompagni - Cittadellarte-Fondazione Pistoletto , Associazione Legati al Filo ed è stata inaugurata nell’ambito del Main Program di ART CITY Bologna 2021, promosso dal Comune di Bologna nell'ambito di ‘Bologna Estate’.
E’ indispensabile compilare l’accredito sul sito www.pistoletto.palazzoboncompagni.it .
Per informazioni: info@palazzoboncompagni.it .