Servomech col vento in poppa: "L’alta qualità ci fa brillare"

Cataldo, responsabile Marketing: "Nel nostro dna produzione interna e personalizzazioni"

Servomech col vento in poppa: "L’alta qualità ci fa brillare"

Anzola dell’Emilia (Bologna), 10 ottobre 2023 – Servomech Spa, player nella produzione di attuatori lineari a vite trapezoidale o a ricircolo di sfere, martinetti meccanici e rinvii angolari, raggiungerà il prossimo anno il traguardo di ben 35 anni di attività, caratterizzati da una forte produzione interna nello stabilimento di Anzola dell’Emilia, culla dell’identità aziendale dal 1989.

Valentina Cataldo, responsabile marketing e commerciale, in cosa consiste la vostra attività?

"Progettiamo attuatori lineari e martinetti meccanici, sia a vite trapezoidale sia a ricircolo di sfere, che sono componenti per l’industria che trovano tantissime applicazioni. E produciamo tutto al nostro interno. E’ un plus tecnologico importante, che ci permette di differenziarci dalla concorrenza".

Al timone c’è anche la seconda generazione. Quali sono i valori identitari per portare avanti la struttura?

"Nel nostro dna ci sono valori forti che portiamo avanti dalla fondazione: produzione interna di alta qualità, controllo globale e costante di tutte le fasi di lavorazione, flessibilità produttiva e la possibilità di personalizzare il prodotto. In più, non abbiamo mai spostato la sede da Anzola dell’Emilia, motivo per cui abbiamo potuto curare il legame con il territorio. Poi, manteniamo alta l’attenzione sull’innovazione, investendo almeno il 10% del fatturato ogni anno in macchinari e tecnologie produttive avanzate, che ci consente uno sviluppo e una modernizzazione dei prodotti. E il mercato ci premia".

In che modo?

"Ci rivolgiamo a un mercato di nicchia, che apprezza la nostra competenza e propensione a soluzioni personalizzate, prodotte internamente. Non siamo legati a terzisti, la nostra filiera dà risposte in tempi brevi. La clientela è variegata, da costruttori di macchine che operano in settori svariati, dall’automazione all’imbottigliamento. Non siamo perciò legati a un unico settore, e in casi di fluttuazioni negative non veniamo colpiti direttamente. Nel 2022 abbiamo toccato quasi i 16 milioni di euro, con una quota export del 55%, ma ci siamo concentrati molto anche sul mercato domestico. Abbiamo già colmato il gap del periodo pandemico, ed escludendo questa crisi, il fatturato è in costante crescita".

E il personale?

"Il nostro capitale umano è composto principalmente da tecnici e operatori qualificati, che formiamo e decliniamo al nostro interno nel campo della tecnologia della movimentazione lineare. Abbiamo operatori che collaborano con noi da anni, ma viviamo delle criticità e stiamo ricercando delle figure qualificate anche per ampliarci. Abbiamo collaborato anche con l’Università di Bologna, ma manca la connessione tra il vero mondo del lavoro e la formazione scolastica".

Mariateresa Mastromarino