FORMIGINE (Modena)
Sono stati definiti i ‘pionieri della rivoluzione touch’. La Grafos steel srl, con sede a Formigine (Modena), è l’azienda leader in Italia per la produzione di tastiere in[FIRMADATA] acciaio inox e alluminio, tastierini numerici, pannelli e cornici in metallo per monitor touch screen e sistemi embedded. Tutto ciò grazie a un’esperienza di oltre 20 anni, come racconta il fondatore e titolare Roberto Gatti.
Come nasce l’azienda?
"Grafos steel nasce nel gennaio del 2001 con il nome di Mekano srl, per iniziativa di Grafos srl che, convinta della validità del progetto, aveva deciso di investire nello sviluppo e nella produzione di tastiere industriali in acciaio, tastierini numerici, pannelli di controllo, cornici e supporti in metallo. Nel 2007 Mekano è diventata la divisione di produzione delle tastiere industriali della stessa Grafos, per ritornare infine autonoma nell’ottobre del 2009, con il nuovo nome di Grafos Steel".
Qual è il vostro core business?
"Tastiere industriali in acciaio inox e cornici in metallo per monitor touch screen e sistemi embedded".
Come si è focalizzato su questi prodotti?
"Ho colto sin da subito le potenzialità del settore. Per affinità di prodotto, oltre alle tastiere industriali, l’azienda si è specializzata anche nella realizzazione di cornici metalliche e pannelli fresati per hmi, panel pc e industrial pc. L’elevata qualità, il servizio di personalizzazione e la flessibilità verso i clienti ci hanno consentito in pochi anni una grande crescita. Nel 2019 abbiamo acquisito la Noxid, un’azienda di carpenteria metallica specializzata nella produzione di scatolati e carter metallici per l’elettronica".
Quali sono i vantaggi per i clienti?
"Garantiamo ai principali produttori di pc industriali un servizio completo, inclusi componenti ‘embedded’ quali touch screens, display, ventole, cablaggi, tastiere a membrana, alimentatori e tanto altro".
’Vi racconto come abbiamo anticipato i tempi ripensando la relazione uomo-macchina’: cosa significa questa sua affermazione?
"Era necessario essere lungimiranti e superare la necessità del ‘manuale di istruzione’. Abbiamo investito sul touch screen acquisendo una macchina per la produzione, quando ancora erano più diffuse le tastiere a membrana. Ci siamo proiettati sull’industria 4.0 e abbiamo vinto la sfida".