"La fantasia diventa realtà" potrebbe essere lo slogan alla base della Leoni spa di Modena, azienda specializzata nella progettazione e nella produzione di articoli promozionali. L’azienda nasce nel 1989 dall’intuizione del fondatore, Valerio Leoni, e dall’esperienza maturata nell’ambito di pubblicità e promozioni. In questi anni, la Leoni spa ha consolidato la posizione di leader nello studio, nella progettazione e nella produzione di articoli destinati a importanti clienti in ambito mondiale, come spiega il figlio di Valerio, Federico Leoni, direttore generale.
Leoni, il vostro è un settore variegato: come nasce questa passione?
"Nasce da un’idea di mio padre che, cresciuto nella famiglia Panini e nel fantastico mondo delle figurine, dopo alcune esperienze in ambito pubblicitario decide di aprire un’agenzia che opera nel settore promozionale, concentrandosi sulla produzione di articoli in tre dimensioni".
Qual è il vostro punto di forza?
"La professionalità. Nel mondo del promozionale il cliente è perennemente alla ricerca della migliore offerta e la concorrenza è particolarmente agguerrita. Tuttavia, dovendo far fronte a un consumatore finale sempre più esigente, al fornitore si chiedono, oltre a qualità del prodotto, un servizio e una disponibilità che non tutte le agenzie sanno proporre".
La gamma di produzione è vasta: collezionabili da abbinare a fascicoli periodici, piccoli giocattoli in capsula inseriti in ovetti di cioccolato, articoli regalo per i clienti dei supermercati. Come organizzate le attività?
"La parte commerciale si divide in tre categorie: edicola (collezionabili e articoli per i più giovani), promozionale (in particolare legato al settore alimentare) e loyalty. Quest’ultima è una sfida importante, trattandosi delle campagne fedeltà lanciate dai gruppi della grande distribuzione, che coinvolgono la produzione di milioni di pezzi. Ogni settore è gestito da un team di persone che si occupa sia degli aspetti commerciali che operativi".
Quali le strategie vincenti?
"La continua ricerca di idee, nuovi canali di vendite e offerte più economiche".
E come bypassare la concorrenza della Cina?
"Lavoriamo con la Cina dal 1989, ma la situazione degli ultimi anni ci ha portato a riflettere sulla possibilità di spostare la produzione in Italia. Abbiamo aperto uno stabilimento a chilometro zero, in modo da avere un maggiore controllo sul prodotto, ridurre le tempistiche di trasporto e produrre articoli made in Italy".
Progetti?
"Riuscire a portare tutta la produzione in Italia o quanto meno in Europa".