Ferrara, 15 ottobre 2024 – Bonfiglioli Engineering è un’azienda (sede a Ferrara, nella zona industriale, in uno stabilimento di 11.000 metri quadrati, 72 dipendenti) di eccellenza nel campo dell’ispezione e del controllo del packaging, comparto produttivo importante, delicato e complesso. Ha raggiunto questo ambizioso quanto fondamentale obiettivo grazie a grandi professionalità, tecnologie all’avanguardia, visione, impegno e capacità di comprendere e magari anticipare il mercato. Al direttore generale, l’ingegnere Andrea Cavanna, abbiamo chiesto di approfondire i motivi alla base del successo dell’azienda, che quest’anno compie mezzo secolo, partendo naturalmente dal prodotto. "Produciamo macchine automatiche per il controllo di qualità del packaging – spiega –. Vengono installate all’interno delle linee di confezionamento di aziende che operano in vari settori merceologici".
Come azienda siete presenti in molte parti del mondo.
"Sì, esportiamo in 75 Paesi, dalle Americhe a Medio Oriente, Estremo Oriente e molte nazioni europee. Fin dagli anni ottanta, il mercato di riferimento non è soltanto l’Italia; poi abbiamo registrato una costante crescita con l’export, che ora rappresenta quasi il 90% del nostro fatturato".
Quali sono i principali settori merceologici che servite?
"Sono essenzialmente tre: l’imballaggio metallico, che è un po’ all’origine dell’azienda (nata nel 1974 da Giuseppe Bonfiglioli, ndr), l’alimentare e soprattutto il farmaceutico, che ha requisiti di standard di qualità molto alti".
Professionalità e tecnologie avanzate, si è detto, sono alla base della vostra crescita.
"La nostra cifra distintiva, tipica dei produttori italiani, è la personalizzazione delle soluzioni che da noi, quindi, non sono standard, ma vengono pensate e realizzate come un vestito fatto su misura per i nostri clienti; parliamo perciò di soluzioni customizzate. Perciò è evidente che professionalità e innovazione siano qualità fondamentali; l’innovazione, ad esempio, è indispensabile, perché le necessità dei nostri clienti continuano a cambiare e noi dobbiamo e vogliamo essere lì, pronti e addirittura in grado di anticiparli. Insomma, il mercato non si ferma".
Nel frattempo è entrata prepotentemente in scena l’intelligenza artificiale. La utilizzate?
"È un utilissimo strumento aggiuntivo e non sostitutivo capace di soddisfare esigenze della clientela che solo una decina di anni fa, con i metodi tradizionali, erano impensabili. Abbiamo cominciato a utilizzarla più di cinque anni fa e questo ci pone ulteriormente all’avanguardia".
E collaborate proficuamente con importanti realtà del territorio.
"È così. Ad esempio con l’Università di Ferrara, con la quale operiamo sul fronte delle reti neurali e di tante soluzioni legate all’intelligenza artificiale".