Nel 1999 c’erano solo Samuele Scalcione e la moglie, Agnese. Fino all’ingresso in azienda della figlia della coppia e di una manciata di dipendenti. È dunque un’impresa familiare nel senso più stretto del termine la Due Esse Antincendio di Bentivoglio, in provincia di Bologna. E lo è rimasta anche quando, nel 2020, è entrata nella famiglia (allargata) del pisano Gruppo Lupi, guidato dal ceo Giacomo Gronchi. Un’anima ‘artigiana’ ancora intatta quella di Due Esse, seppur con qualche lieve correttivo. "Nel mondo italiano delle tecnologie professionali del ‘safety’, il caso del nostro partner bolognese non è isolato, vista la sua frammentazione in una miriade di piccoli soggetti. E, detto che il 2020 non è stato semplice, l’esperienza degli Scalcione si sta già sposando al meglio con il modello di business di chi punta a entrare, nel prossimo quinquennio, nella top 5 nazionale di settore".
Gronchi, dov’è nata la ’scintilla’ di quello che si sta rivelando un matrimonio riuscito?
"Da un lato, dalle limitazioni sull’ampiezza dei servizi che i piccoli player possono offrire, che hanno spinto Due Esse a cercare una sponda in una realtà più strutturata. E, dall’altro, dalla nostra volontà di intercettare il meglio delle competenze presenti anche in territori, come quello emiliano, dove imprese come Due Esse hanno sviluppato grandi capacità nella gestione e manutenzione di impianti anti-fuoco".
Il punto, però, è che parlare di antincendio non significa solo installare e manutenere.
"Il fuoco, per essere gestito, necessita di alti standard formativi, ai quali il Gruppo Lupi e Due Esse stanno lavorando di concerto. Anche per intercettare, a partire da una collaborazione tra con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, le nuove opportunità dell’export. E per farsi trovare pronti su fronti come lo sviluppo di nuovi presidi e tecniche, comunicazione, consulenza per la gestione dei processi, sicurezza navale, certificazione ambientale e promozione della cultura e della sicurezza in generale".
I comparti ai quali vi rivolgete, invece, quali sono?
"Di antincendio c’è necessità dal negozio di parrucchiere fino al grande gruppo della meccanica. Noi spaziamo dall’automotive di Piaggio alla navigazione del gruppo Carnival, passando per le industrie della carta e della chimica, della lavorazione del pellame, della moda e della creatività, a cui si aggiungono la pubblica amministrazione e le aziende di Stato".
E di quali dispositivi vi occupate?
"Prima un soggetto della dimensione di Due Esse poteva lavorare quasi esclusivamente sui servizi estintori e idranti. Ora parliamo anche di porte tagliafuoco, equipaggiamenti tecnici per le maestranze, impianti di spegnimento, tecnologie di rilevazione dei pericoli, dispositivi di protezione individuale e collettiva e aggiornamenti normativi largamente intesi".