Bologna, 9 maggio 2023 – Chi non crede che famiglia e lavoro possano sincronizzarsi non conosce Easy Rfid, azienda del bolognese, che mette la tecnologia al servizio della soluzione dei problemi nell’industria. Una realtà nata nel 2014, con al timone due fratelli, Barbara e Corrado Moratti, uniti dal desiderio di diventare imprenditori. Easy diventa, con il passare del tempo, un’azienda forte, che offre, progetta e produce tag Rfid Uhf, Nfc e sistemi di lettura e integrazione, personalizzati in base alle diverse esigenze.
Barbara Moratti, ceo di Easy Rfid, come nasce l’azienda?
"Ancora adesso, io e mio fratello conduciamo l’azienda. Ci completiamo a vicenda nel campo lavorativo, e ci capiamo al volo. Per avviare Easy Rfid abbiamo unito le nostre esperienze lavorative: ho lavorato per tanti anni nel settore della moda, e mio fratello è esecutore di stampe tipografiche. È stata una scelta innovativa, perché abbiamo notato questa tecnologia nel settore della moda, che ci ha affascinato a tal punto da decidere di intraprendere questo percorso aziendale".
Su cosa verte il vostro lavoro?
"Produciamo e progettiamo Tag in radiofrequenza, che servono per la tracciabilità, che possono essere usati in tutti i settori. I clienti, infatti, vanno dal settore dei rifiuti alle urne funerarie, passando per la moda, la logistica, e anche il settore dell’alimentazione. La particolarità di questa tracciabilità è che l’etichetta non si vede, non c’è visibilità diretta. La tecnologia Rfid è il nostro core business".
Con quale settore lavorate maggiormente?
"Siamo molto forti nel settore dei rifiuti e dell’ecologia. Offriamo servizi di hardware e software nel settore dei rifiuti. Quasi tutti i produttori di sacchetti di rifiuti sono nostri clienti. Tra qualche mese, apriremo la terza sede nel Sud Italia, dove cercheremo di fare un nuovo prodotto dedicato proprio alla tracciabilità dei rifiuti e della logistica in genere. La tracciabilità che offriamo è, però, in tutti i settori".
L’attenzione ricade anche sull’ambiente.
"I settori dedicati all’ambiente non si sono mai fermati, nemmeno durante il Covid. Ci piace lavorare in questo campo: restituire qualcosa all’ambiente è importante per noi. Il 20% del fatturato, inoltre, è destinato agli investimenti in ricerca e sviluppo. Lavoriamo con macchine autocostruite, con un know-how interno, che ci consente di produrre in maniera massiva. L’attenzione è anche sul personale: stiamo già facendo le valutazioni per assumere nella nuova sede. Indicativamente pensiamo a quattro ingressi, che verranno formati nelle due sedi già esistenti".
Quali sono i dati economici?
"Stiamo raccogliendo gli sforzi del passato. Il fatturato del 2022 conta 3,3 milioni di euro, con un aumento del 44%. Nonostante la pandemia, il conflitto russo-ucraino e i problemi di approvvigionamento dei chip, abbiamo lavorato bene. Ci stiamo facendo conoscere, sia in campo internazionale che in Italia".