Bologna, 30 settembre 2022 - Segreteria Pd, arriva un primo passo avanti, seppur timido, del governatore dell'Emilia Romagna, stefano Bonaccini. "Io mi candiderò alla segreteria del Pd se capirò che può essere utile - ha detto, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 -. Non servirà il nome di Bonaccini o di un altro se non affrontiamo i problemi cruciali. Se ragionassi solo sulla chiave di una mia vittoria, mi sarei potuto candidare già alle Europee, ma non ragiono così".
"Non sono importanti i nomi - ha detto - e ho poco apprezzato alcune autocandidature di questi giorni perché Enrico Letta ha proposto di riflettere. Dobbiamo prima capire in che direzione si vuole andare". Con le autocandidature, secondo il presidente della regione "non andiamo lontano".
"Il Pd deve fare opposizione
Nuove sfide al governo quelle a cui è chiamato il mondo dem: "Il Pd deve fare opposizione, ci farà bene perché in questa legislatura abbiamo governato senza mai vincere elezioni. Ma il Pd dovrà fare un'opposizione intelligente: aiutare nei provvedimenti che servono al Paese ma opporsi in maniera molto dura e intransigente laddove riteniamo possano scassare il Paese, compromettere diritti acquisiti o non dare risposte giuste. Perché oggi ho sentito che vogliono cambiare il Pnrr, ma non sanno di cosa parlano perché serve invece urgentemente un tavolo per le bollette".
Il capitolo del Congresso
E a proposito del Congresso, "farlo prima della fine dell'anno è impossibile, per le regole che abbiamo". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. «Bisogna conciliare un tempo giusto per fare un largo coinvolgimento e non sostituire un segretario ad un altro. Quindi a gennaio o febbraio, nel giro di pochi mesi, ma dandoci il tempo di discutere e di rigenerarci».