Vuelle, la notte da sogno finisce tra i rimpianti

Pesaro accarezza la vittoria contro la Virtus, Belinelli la porta ai supplementari e Teodosic spariglia le carte nell’overtime. Ma quanti errori

Vuelle, la notte da sogno finisce tra i rimpianti

Vuelle, la notte da sogno finisce tra i rimpianti

Carpegna Prosciutto

82

Segafredo Bologna

87

dts

CARPEGNA PROSCIUTTO : Kravic 20, Abdur-Rahkman 20, Visconti, Moretti 8, Tambone ne, Mazzola 6, Gudmundsson, Charalampopoulos 13, Totè 4, Cheatham 10, Delfino 1. All. Repesa.

SEGAFREDO BOLOGNA: Mannion 3, Belinelli 4, Pajola 4, Bako 10, Jaiteh 14, Lundberg 12, Martini ne, Shengelia 19, Hackett 7, Camara ne, Weems 11, Teodosic 3. All. Scariolo.

Arbitri: Lo Guzzo, Borgioni e Perciavalle. NOTE – Parziali: 18-25, 40-39, 59-59, 73-73. Tiri liberi: Pesaro 711, Bologna 2533. Tiri da 3 punti: Pesaro 1131, Bologna 1032 . Rimbalzi: Pesaro 44, Bologna 43. Antisportivo a Pajola. Tecnico a Repesa. Usciti per falli: Moretti, Lundberg. Spettatori: 9.211. Incasso: 115.800.

Una tripla a testa dei veterani basta a spegnere i sogni dei novemila: quella di Belinelli vale i supplementari, quella di Teodosic spariglia le carte all’overtime. La Vuelle deve ingoiare una sconfitta che fa male dopo aver fatto decollare l’astronave in una serata che comunque resterà nella storia. Peccato che negli ultimi 16’’ Moretti non abbia trovato di meglio che un tiraccio forzato. I rimpianti iniziano già a fine regolamentari perché le forze in campo sono troppo diverse e più passa il tempo più la riserva delle energie pesaresi segna rosso. La Vuelle trova il modo di giocarsela ugualmente, ma prima l’antisportivo di Moretti (che gli costa il 5° fallo) sulla rubata di Shengelia – vero rebus per la difesa – poi l’errore di Charalampopolous sull’82-84 restituiscono a Weems la palla per chiudere i conti. Peccato, ma non si può dire che la squadra non abbia dato tutto.

La cavalleria leggera contro i carroarmati. L’inizio sul campo di battaglia è questo: Pesaro lancia granate da lontano, Bologna attacca l’area coi suoi giganti. Dopo un entusiasmante 11-4, con Charalampopoulos scatenato, la Virtus reagisce e riaggancia in un amen i biancorossi. Il 2° fallo del greco, che era ispiratissimo, toglie a Repesa un alfiere importante e la Virtus ne approfitta: Bako fa valere l’atletismo sotto e gli ospiti tentano la fuga toccando il +9 in apertura di 2° quarto (18-27). Nel momento più difficile Rahkman esce dalla gabbia in cui la Virtus lo aveva imprigionato ed esplode due granate che rianimano i compagni. Completa l’opera la rubata di Gudmundsson che lancia Mazzola in transizione per la terza bomba consecutiva che vale il sorpasso e fa venire giù il palazzo (28-27).

Da lì in poi è un corpo a corpo strenuo fino all’intervallo. Poi Mars vola sulla testa di Jaiteh per un bel 2+1, il tap-in di ‘Chara’ vale il +6 (53-47) ma Bologna rientra in gioco con 5 punti di Hackett: tutto da rifare all’ultimo intervallino. La Vuelle coinvolge Kravic, che fa la sua parte, Mazzola firma un nuovo +5 (66-61) ma Bologna rimonta ancora. Cheatham fallisce due triple per chiuderla, poi si fa perdonare segnando dal cuore dell’area il +3 (73-70) che a 24’’ dal gong potrebbe bastare. Si decide però di non fare fallo e Belinelli punisce, trovando una delle sue triple. Ci sarebbero ancora 16’’ ma Pesaro non sa sfruttarli ed è costretta ad un extra-time in cui, con rotazioni più limitate, viene meno la lucidità.

Elisabetta Ferri