Umiliati e offesi, al termine del match contro l’Armani? Non più di tanto perché per la Vuelle perdere contro la formazione di Messina era da mettere nel conto anche alla luce del largo divario tecnico e fisico che corre tra le due formazioni. Ma sicuramente, speravano i tifosi, non nei termini di una vera e propria Caporetto cestistica: 32 punti di scarto. Perché la partita è durata solamente dodici minuti e cioè fino al sorpasso al 12’ di Milano sul 23 a 22. Da quel punto e per sei minuti filati la Carpegna Prosciutto non ha fatto un solo canestro su azione subendo un parziale di 31 a 9. Si arriva a fine gara con Rhakman che segna 4 punti, di cui due contropiedi nei primi dieci, poi silenzio totale; Daye mette dentro un canestro a partita stramorta e Delfino addirittura non segna un solo punto. Al termine del match Jasmin Repesa la prende con filosofia e in sala stampa dice: "Complimenti a Milano per la vittoria, noi siamo in un periodo difficile in cui tante cose non vanno come vogliamo. Non siamo consistenti, dobbiamo restare positivi sperando di ritrovare la condizione giusta. Dobbiamo guardare a noi stessi, andiamo avanti lavorando e pensando a partita per partita".
La Carpegna Prosciutto a questo punto è fuori dai playoff – è nona – ma domenica con inizio alle 20 affronta alla Vitrifrigo Arena Scafati che naviga nelle parti basse della classifica. Una partita che la formazione di Repesa non può assolutamente sbagliare se vuole sperare di restare agganciata al treno delle prime otto del campionato.
Una situazione non facile quella che sta attraversando la formazione biancorossa in questo momento, anche perché alcuni giocatori di punta, per una ragione o per un’altra, sono completamente ininfluenti sugli esisti finali delle gare: Rhakman che è ormai uscito dai radar, Daye che è fuori condizione e quindi anche Delfino.
Da riflettere invece su una dichiarazione fatta prima del match di Milano dallo stesso Repesa. Il quale parlando di Austin Daye ha detto che si è davanti ad un giocatore di grande classe e di talento "un po’ indietro sotto il profilo fisico, ma il suo inserimento va pensato all’interno di una revisione della filosofia della squadra".
In pratica cambiare l’organizzazione di gioco per favorire il talento di questo giocatore.
m.g.