Potremmo definirlo un musicista in grado di leggere diversi spartiti, anche se uno, quello di centrale, gli viene particolarmente bene e giova altrettanto alla squadra. Paganini, esterno prestato alla regia con una lunga carriera alle spalle tra serie A e B, è uno dei giocatori determinanti della formazione di Stellone, tecnico che lo ha voluto fortemente dopo averlo avuto in ciociaria ai tempi d’oro della scalata nella massima serie: "Sono punti importantissimi per noi – dice il giocatore tuttofare in merito alla vittoria sul Pescara – per il nostro tragitto e per l’obiettivo che abbiamo". Tre punti che acquisiscono ancora più valore se si pensa, sottolinea Paganini, "che abbiamo affrontato una squadra fortissima, che ci ha messo in difficoltà in diversi frangenti della partita pur giocando con un uomo in meno. Il nostro obiettivo era giocare una partita di carattere, di voglia, portare a casa il risultato di fronte a una cornice di pubblico importante, e posso dire che è stato bellissimo davanti a tanti tifosi".
Quanto al ruolo che ogni volta è chiamato a coprire, anche cambiando zona del campo, Paganini spiega: "Mi piace occupare gli spazi, abbiamo compiti precisi, anche da quasi terzino cerco di fare quello che mi viene chiesto. L’importante è sacrificarsi alla causa, abbiamo un obiettivo comune e dobbiamo metterci a disposizione del mister in qualsiasi ruolo. Speriamo di proseguire. Sono contento di ripagare la fiducia". Una mentalità vincente, la sua: "Io vivo ogni partita come una finale, anche la prossima deve essere la più importante. Credo che con questo spirito si può arrivare lontano e penso che tutta la squadra giochi con questa volontà d’animo. Raggiungiamo la salvezza, poi vedremo". Infine la migliore caratteristica della Vis: "La mentalità, l’unità, remare nella stessa direzione, stando attenti anche al particolare, al dettaglio, ma avendo una visone comune di gioco e di intenti"
d. e.
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