Vis Pareggio e proteste a Sestri Levante

Finisce 1-1 una sfida dominata da Pesaro, ma che nella ripresa sfugge di mano all’arbitro. Espulsi Coppola e Stellone, negato un rigore

Vis Pareggio e proteste a Sestri Levante

Finisce 1-1 una sfida dominata da Pesaro, ma che nella ripresa sfugge di mano all’arbitro. Espulsi Coppola e Stellone, negato un rigore

Sestri Levante

1

Vis Pesaro

1

(4-4-2): Anacoura; Pane, Valentini, Primasso (Brugugnone), Montebugnoli; Nunziatini, Raggio Garibaldi (Giorno), Conti (37’ st Oneto), Furno; Clemenza, Parravicini (28’ st Pavanello). All. Scotto. A disp. Sias, Fusco, Brunet, Durmush, De Felice, Rosetti, Nenci, Calloni.

VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Neri (12’pt Palomba), Coppola, Bove; Zoia, Paganini, Pucciarelli, Peixoto (4’ st Di Paola) Orellana; Nicastro, Cannavò (37’ st Okoro). All. Stellone. A disp. Munari, Zocchi, Tonucci, Nina, Molina, Ceccacci, D’Innocenzo, Obi, Gambino, Forte.

Arbitro: Djurdjevic di Trieste.

Reti: 3’ st Paganini, 20’ st Parravicini.

Note - spettatori 721 (274 abbonati, 53 pesaresi); espulsi 33’ st all. Stellone, 42’ st Coppola (doppia ammonizione); ammoniti Bove, Nicastro, Furno, Parravicini, Palomba, Coppola, Orellana, Paganini, Giorno, Okoro; angoli 2-8; recupero 3’ + 6’.

Doveva andare meglio, poteva finire peggio. Il Sestri Levante si rivela avversario indigesto per la Vis: un anno fa la vittoria in rimonta che condannò i biancorossi al playout, stavolta una rimonta solo parziale ma al termine di una gara a lungo dominata dai pesaresi. Ancor più indigesto l’arbitro triestino, che tra ammonizioni, espulsioni e un rigore negato (identico a quello subito dalla Vis con la Ternana) cumula un mare di decisioni in danno degli uomini di Stellone. Compreso uno sconcertante controfallo fischiato a Paganini che aveva liberato Cannavò verso la porta. Logico il nervosismo conseguente, con tutto quel che ne è conseguito, rosso a Stellone in primis.

Sul piano tecnico, due punti persi per la Vis. Basti dire del primo tempo: 9 tiri a zero per i biancorossi, di cui 6 nello specchio. Compresa una traversa di Palomba, perché la Vis come al solito ha attaccato anche con i difensori. Almeno tre le palle gol nitide costruite: sinistro a giro di Orellana con prodezza di Anacoura, conclusione di Cannavò sporcata da Pane su assist di Nicastro e il legno di cui s’è detto, sugli sviluppi di una punizione di Orellana. Il gol non è arrivato per questione di centimetri e la nota difficoltà vissina a concretizzare il volume delle giocate. Sestri non pervenuto, capace di tener botta solo sul piano del rude agonismo.

La Vis ha indirizzato la partita in avvio di ripresa, quando Paganini (sesto marcatore stagionale) ha corretto in gol una torre di Nicastro sull’ennesimo angolo. Dopo l’infortunio iniziale di Neri (caviglia), Stellone ha dovuto spendere un altro cambio per rimpiazzare il dolorante Peixoto (con Di Paola). Ma l’infortunio più grave l’ha accusato Vukovic, uscito clamorosamente a vuoto su una punizione di Clemenza (concessa generosamente), così da consentire l’incornata a rete di Parravicini. Corsari in gol al primo tiro in porta. Inevitabile che abbia dato la carica agli uomini di Scotto. Poco prima Bove aveva sfiorato il raddoppio liberato da un delizioso tacco di Orellana.

Finale sofferto per la Vis. Vukovic può riscattarsi sulle conclusioni dell’ex Giorno e di Valentini. Poi l’espulsione di Coppola, che somma due gialli eccessivi. E in pieno recupero l’episodio del rigore negato a Palomba, giù in area dopo aver anticipato un rossoblù. Uscire con un punto da una gara così rallegra da un lato (Pesaro brava a tenere anche mentalmente) e rammarica dall’altro, perché in campo solo una squadra ha fatto gioco, mentre l’altra s’è aggrappata agli episodi. Ma è comunque un altro passo avanti su una strada ben tracciata.

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