Due bombe di mercato scuotono la serie A. Scoppiano entrambe a Bologna: la prima durante la mattinata, con l’esonero di Sergio Scariolo, la seconda nel tardo pomeriggio con l’annuncio di Luca Banchi sulla panchina della Virtus. L’incredibile cacciata di Don Sergio, che in Italia non è mai stato osannato come invece accade in Spagna, è la conseguenza di alcune dichiarazioni che non sono piaciute alla proprietà della Segafredo, ma evidentemente la situazione era già molto tesa in precedenza se sono bastate a rompere il rapporto tra le parti a sole due settimane dal via al campionato. Il nome di Banchi ha cominciato a girare pochi minuti dopo e d’altronde era la logica conseguenza dato che l’ex tecnico della Vuelle è stato appena eletto miglior allenatore dei Mondiali per il miracolo compiuto con la sua Lettonia, quinta alla prima storica partecipazione. Al ritorno in patria la Nazionale lettone è stata accolta da una folla enorme, le immagini hanno fatto il giro del mondo e adesso Banchi si meritava un’occasione. La Virtus gli restituisce la possibilità di lottare per lo scudetto, difficile rinunciare alla ghiotta occasione di sfidare quella Milano che lo ha scaricato dopo che gli aveva regalato il tricolore. Ma per i tifosi biancorossi, che lo hanno amato follemente nel suo breve periodo pesarese, sarà un magone difficile da digerire.
e.f.
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