Tavullia (Pesaro Urbino), 30 novembre 2023 – In MotoGP è iniziato il valzer del mercato piloti. Marc Marquez correrà con la Ducati Gresini nel 2024, dopo 11 stagioni in Honda e sei titoli vinti in MotoGP, mentre nel team giapponese sarà pronto all’esordio Luca Marini. Il 26enne ha lasciato a sorpresa la VR46, la squadra di suo fratello Valentino Rossi, che ha già annunciato lunedì il suo sostituto: Fabio Di Giannatonio, 25 anni, uscito proprio dalla Gresini dopo un ottimo finale di stagione e un 12° in classifica con 151 punti raccolti. “Diggia” affiancherà così Marco Bezzecchi in vista della prossima stagione.
Chi è Fabio Di Giannantonio, i primi anni
Nato il 10 ottobre 1998 a Roma e originario del quartiere dell’Eur, Di Giannantonio si è avvicinato alle moto sin da molto presto. Già nel 2009 è arrivato il primo titolo, a 11 anni, quando ha vinto il titolo europeo nel Campionato minimoto junior. Tre anni dopo, quindi, il romano è diventato campione italiano nella PreGP (categoria a cui partecipano moto derivate di serie con cilindrata massima di 125 cc). Un risultato che gli ha permesso la prima partecipazione al Campionato europeo di Moto3 nel 2013 e poi alla Red Bull Rookies Cup, dove a Brno ha chiuso con un secondo posto.
I successi nelle serie minori e gli approdi in Moto3 e Moto2
Nel 2015, Di Giannantonio è poi arrivato secondo nel Campionato italiano velocità di Moto3. Per questo è riuscito a meritarsi l’attenzione di Fausto Gresini, che con il suo omonimo team (la Gresini Racing) lo ha fatto esordire nel Motomondiale, in Moto3, nell’ultimo appuntamento di Valencia. Da qui ha inizio il suo percorso nel campionato del mondo. Sempre nella stessa categoria, nel 2016, ha chiuso in sesta posizione con tre podi, che diventeranno cinque la stagione seguente. Dal 2018, anno in cui chiuderà da vicecampione della categoria dietro a Jorge Martín, sono quindi arrivate le prime due vittorie assolute a Brno e in Thailandia. Risultati che hanno fatto così passare “Diggia” in Moto2 nel 2019 con il team Speed Up Racing, cogliendo due podi e chiudendo in nona posizione in campionato, oltre a prendersi con merito il titolo di “Rookie of the Year” destinato ogni anno agli esordienti della categoria.
L’arrivo in MotoGP e il primo successo in Qatar
Dopo un 2020 sotto le aspettative (15° posto e due podi) e la prima vittoria nel 2021 a Jerez, Di Giannantonio è arrivato l’anno scorso in MotoGP. Lo ha fatto ancora nel team Gresini, che gli ha affiato una Ducati GP21. Ma è nell’ultima stagione, chiusa domenica a Valencia, nella quale il romano ha compiuto la crescita definitiva. Oltre ai punti fatti in Argentina, ad Austin e a Le Mans, si è preso anche la prima pole position in MotoGP in Toscana, al Mugello. Il rischio per lui è stato quello di rimanere senza una sella nel 2024, ma non si è lasciato abbattere dalle difficoltà chiudendo con un gran finale di stagione. Dal Giappone a Valencia è quasi sempre riuscito ad andare a punti fra Sprint e gara normale, prendendosi un 3° posto a Phillips Island (in Australia), un 2° nella Sprint di Losail e, sempre in Qatar (il 19 novembre), la prima vittoria in classe regina, superando a due giri dalla fine il fresco Campione del Mondo Francesco Bagnaia. Una vittoria che ha saputo di liberazione per lui e il suo agente, Fabio Tavano, che ai microfoni di Sky Sport MotoGP aveva polemizzato dopo la gara: “Ci avevano detto che saremmo andati in Honda, invece siamo senza una moto a pochi giorni dai test 2024 (disputati a inizio settimana, ndr)”. Moto che alla fine è arrivata: è la Ducati ‘giallonera’ del team di Valentino Rossi.