ELISABETTA FERRI
Sport

Vuelle, la speranza dura 25 minuti: altra Caporetto nella tana dell’Urania Milano

La squadra di Leka tiene bene il campo poco oltre il primo tempo. Crisi nel terzo quarto, nell’ultimo va sotto anche di ventotto punti

Octavio Maretto: una serata da guerriero

Octavio Maretto: una serata da guerriero

Milano, 26 ottobre 2024 – Un naufragio. La fragile imbarcazione pesarese sbanda nella tempesta di un secondo tempo imbarazzante, aggrappata a un ragazzo di vent’anni, Maretto, l’ultimo ad arrendersi. L’Urania dà la spallata a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto: un 12-0 che tramortisce Pesaro. I canestri che affossano i biancorossi non arrivano da Gentile, ma da Cesana che sgancia tre bombe di fila per affondare definitivamente la Vuelle. Che segna i primi due punti dell’ultimo periodo dopo ben 4’ di digiuno.

Eppure non era cominciata male la partita di Milano, con l’argentino tornato in quintetto al posto di Imbrò, che risponde bene alla responsabilità concessa. Sull’altra sponda, Potts è scatenato, piazza tre triple senza macchia, ma saranno anche le uniche del suo match. Maretto replica senza troppi pensieri, la sua testa è sgombra come chiedeva Leka. Sembra invece frenato Ahmad, invitato a giocare di più assieme agli altri, ma la cosa non gli riesce, è semplicemente ’silente’ per lunghi minuti.

Esce dall’ombra invece Zanotti che mette le sue triple e tiene viva la Vuelle che passa anche in vantaggio (15-18 dopo 8’) e ci rimane fino al primo riposo, nonostante Imbrò sbagli il passaggio che costa il contropiede del -1. Si riparte coi tre piccoli (Parrillo, Imbrò e Ahmad), soluzione che piace al coach ma che non dà molti frutti. Torna dentro Bucarelli per Imbrò, che non rientrerà più. Gentile spende il 2° fallo e viene richiamato in panca, Pesaro risale a -2 (30-28 al 16’). Poi annulla il primo tentativo di fuga lombardo (+7) con Ahmad e Parrillo che strappa un rimbalzo, subìsce fallo e infila i due liberi. All’intervallo la gara è apertissima (-3). Quello che succede a metà del terzo quarto, ha dell’inspiegabile: dalla parità (39-39) Pesaro scivola giù rapidamente, tiene botta sino al 27’ (49-44), poi si pianta.

L’Urania trova punti un po’ da tutti, dalle triple di Leggio a quelle di Amato che firma il -10. Leka chiama timeout, ma la squadra è ormai in tilt: King (nullo) commette infrazione di 24’’, Bucarelli in step-back non prende neanche il ferro e il parziale del terzo quarto è di 20-11. Il peggio, però, deve ancora arrivare: prima di schiodarsi da quota 44 la Vuelle subìsce di tutto, Cesana non sbaglia più niente, una tripla la mette anche Maspero; Maretto è l’unico che continua a lottare e a tuffarsi sul parquet per recuperare palla. I due americani sono in panca. Un segnale alla società? E’ la quarta sconfitta consecutiva, rimanere immobili è semplicemente pericoloso.

Il tabellino

WEEGREENIT URANIA 77

CARPEGNA PROSCIUTTO 60

URANIA MILANO: Anchisi ne, Potts 11, Gentile 16, Amato 17, Maspero 3, Pagani ne, Solimeno ne, Leggio 5, Cavallero 7, Udanoh 7, Cesana 11. All. Cardani.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Stazi ne, Maretto 17, Parrillo 5, Imbrò, De Laurentiis 2, King, Bucarelli 3, Lombardi 9, Zanotti 11, Ahmad 13. All. Leka.

Arbitri: Ursi di Livorno, Giovannetti di Recanati, Marzulli di Pisa.

Parziali: 19-20, 36-33, 56-44. Tiri liberi: Milano 12/16, Pesaro 11/16. Tiri da 3 punti: Milano 11/30, Pesaro 7/25. Rimbalzi: Milano 38, Pesar31 . Tecnico a Udanoh. Spettatori: 2.300.

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