La Vuelle insegue, Varese non si fa prendere

Primo quarto super dell’Openjobmetis, la Carpegna riesce a tornare in scia ma non mette mai la freccia: perse partita e differenza canestri

La Vuelle insegue, Varese non si fa prendere

La Vuelle insegue, Varese non si fa prendere

Openjobmetis

110

Carpegna Prosciutto

99

OPENJOBMETIS : Ross 17, Woldetensae 5, De Nicolao 3, Reyes 13, Librizzi 3, Virginio ne, Ferrero ne, Brown 27, Caruso 3, Owens 24, Johnson 15. All. Brase.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Kravic 15, Abdur-Rahkman 23, Visconti 7, Moretti 16, Tambone 3, Stazzonelli ne, Gudmundsson, Cheatham 11, Delfino 7. All. Repesa.

Arbitri: Lo Guzzo, Bongiorni e Catani.

Note - Parziali: 34-23, 62-59, 88-80. Tiri liberi: Varese 2229, Pesaro 2025. Tiri da 3 punti: Varese 1631, Pesaro 1131. Rimbalzi: Varese 38, Pesaro 40. Assist: Varese 24, Pesaro 24. Falli tecnici a Brown e Repesa.

Persa partita e differenza canestri a Masnago, ma la punizione è anche più dura di quanti meriti una generosa Vuelle che a 41’’ dal gong si trova a -6 (105-99). Dopo la tripla di Moretti, però, la difesa collassa in area e subisce a sorpresa la bomba di Owens, il pivot di Varese che in campionato tira col 16% dall’arco. Dall’altra parte Kravic sbaglia l’appoggio e il fallo commesso costa i due liberi di Brown che sigillano il successo regalando alla Openjobmetis il quarto posto in solitario per una notte. I biancorossi scivolano invece in ottava posizione per la classifica avulsa.

Per come si era messa nel primo quarto, con i tiratori varesini che viaggiavano col 75% dall’arco (!) va detto che la squadra, così rimaneggiata, è stata brava a rimetterla in piedi. L’unico vantaggio del match nel primo minuto (5-6), poi Pesaro deve sempre rincorrere e finisce anche a -13 (29-16 al 9’). Gudmundsson stavolta non riesce a imbavagliare Ross mentre senza Charalampopoulos non c’è un uomo adatto a contenere Brown, scatenato: Visconti è troppo piccolo, Delfino troppo lento.

L’ingresso di Totè, decisamente più dinamico di Kravic, mantiene la squadra in scia e nel secondo quarto la Carpegna Prosciutto sembra poterla ribaltare soprattutto dal punto di vista psicologico e risale inesorabile, con Mars tornato quello di inizio campionato. L’americano sguscia via da tutte le parti guadagnando falli a ripetizione che poi converte dalla lunetta. Sul -16 (46-30) Pesaro piazza un break devastante di 19-3 riuscendo ad agganciare i varesini sul 49-49 con il libero di Moretti per il tecnico fischiato a Brown. I padroni di casa reagiscono con due alley-hoop ad altezza vertiginosa lanciati a Owens ma la Vuelle non trema e resta a contatto grazie a Cheatham che gioca i suoi migliori minuti in questo frangente, poi il tap-in di Mars allo scadere del primo tempo fa sentire il fiato sul collo alla Openjobmetis negli spogliatoi.

Ma dopo aver trovato una nuova parità sul 64-64, la Vuelle spreca per due volte la possibilità del sorpasso che avrebbe potuto mettere pressione su Varese e perde piano piano contatto. Il protagonista del terzo quarto è Johnson che segna 10 punti dopo aver chiuso a zero il primo tempo. Delfino limita i danni con un gioco da tre punti e un recupero per la tripla di Moretti (85-78 al 29’). Inizia l’ultimo quarto e il capitano ha ancora un po’ di benzina mentre Totè continua la sua ottima partita prima stoppando Caruso e poi lucrando tiri liberi. Gli altri però latitano: Tambone è un fantasma, Mars scompare dal campo, Cheatham spreca troppo e Varese se ne va definitivamente. Peccato.

Elisabetta Ferri