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Ciclismo: la riunione del Panathlon. Un colpo di pedale che fa bene: in bici per vincere il parkinson

Il Panathlon Club Pesaro e ha salutato il 2024 con una serata dedicata al progetto “Parkinson&Bike”, una tre giorni ciclistica...

Il Panathlon Club Pesaro e ha salutato il 2024 con una serata dedicata al progetto “Parkinson&Bike”, una tre giorni ciclistica da Pesaro ad Assisi organizzata lo scorso maggio per dimostrare come lo sport possa aiutare a rallentare l’evoluzione della malattia neurodegenerativa del Parkinson e, soprattutto, rappresentare un importante stimolo a uscire di casa, a non abbattersi e a non arrendersi per tante donne e uomini che dopo lo shock della diagnosi cadono purtroppo spesso nello sconforto e nella depressione.

Presenti alla Conviviale i “pedalatori” che hanno percorso un giro di oltre 400 km e seimila metri complessivi di dislivello per una media di 8 ore al giorno sui pedali in completa autosufficienza (quindi senza ausilio di scorta e ammiraglie): Davide Patrignani, Roberto Patrignani, Stefano Bartoli, Piero Bernardi, Gaetano Imminasola, Alfio Papi, Massimo Televi e Filiberto Martinelli.

In particolare Filiberto Martinelli, medico pesarese e Past President del Panathlon Pesaro, ha raccontato come ha scoperto di essere affetto da Parkinson: "Tutti gli sport, in particolare il ciclismo, vengono considerati una terapia. Molte evidenze scientifiche ci dicono che anche la danza e il Tai Chi sono importantissime nel controllo della malattia. Ci siamo inventati una squadra di ciclismo che, pedalando, sensibilizza in giro il connubio tra Parkinson e ciclismo, regalando ai pazienti, sempre più numerosi, la speranza di una vita migliore".

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