Urbino, 3 gennaio 2020 - Raphael Gualazzi torna a Sanremo. Il cantante e pianista urbinate sarà uno dei 22 big in gara al festival della canzone italiana. Lo ha annunciato nei giorni scorsi Amadeus, direttore artistico e presentatore della settantesima edizione della kermesse canora. Per Gualazzi si tratta dell’ennesimo ritorno ad una manifestazione che lo ha visto esordiente e vincitore dell’edizione giovani nel 2011 e secondo assoluto in quella del 2014. Per la cronaca sul palco dell’Ariston quest’anno tra i “big” ci saranno due ex rappresentanti eurovisivi italiani: Francesco Gabbani e Raphael Gualazzi. E, altra curiosità storica, in questa categoria sarà possibile inserire anche Marco Masini che sul palco dell’Eurovision ci salì nel 1987 come tastierista della coppia Umberto Tozzi-Raf. Corsi e ricorsi storici dunque anche per l’eclettico artista urbinate che in soli 9 anni dal suo debutto a Sanremo, ha costruito una carriera internazionale diventando uno degli interpreti italiani più talentuosi e raffinati.
A Sanremo Gualazzi presenterà un brano dal vago sapore sudamericano. In realtà il ragazzone nato all’ombra dei Torricini, vero e proprio vulcano creativo, aveva portato almeno altri due brani più aderenti al suo stile che mischia sapientemente blues, jazz, pop e canzone d’autore. Ma le scelte della giurìa e quella della casa discografica (la Sugar di Caterina Caselli), sono cadute sul brano il cui titolo è ancora top secret. "Non lo conosco nemmeno io – rivela il padre Velio Gualazzi – posso dire solo che Raffaele sta ancora lavorando alacremente agli arrangiamenti". Ed in effetti Amadeus ha anticipato nei giorni scorsi che tutti i cantanti in gara saranno ospiti il 6 gennaio nello speciale di Rai 1 Soliti ignoti - Lotteria Italia e in quella sede annunceranno loro i titoli delle canzoni.
«Anche a me arrivano poche notizie – ammette Velio Gualazzi – e Raffaele, per serietà professionale, è tenuto al massimo riserbo per evidenti ragioni di riservatezza imposte dall’organizzazione del festival". Quel che è certo è che dal 6 gennaio in poi la canzone di Gualazzi inizierà ad essere programmata anche nelle radio per arrivare alla serata del festival dove sarà proposta sul palco dal solo Raphael immancabilmente seduto al pianoforte. Il cantante urbinate, come tutti gli altri big, proporrà durante il festival una cover che, salvo ripensamenti, dovrebbe essere E se domani , il celebre brano portato al successo nel 1964 da Mina e composto da Giorgio Calabrese. "E questa – aggiunge Gualazzi senior – sarà un’occasione per ascoltare il talento di Raffaele anche come arrangiatore". Intanto per l’artista urbinate si prepara un periodo intenso con l’uscita nei giorni del festival del nuovo album (anche per questo lavoro non è ancora noto il titolo) cui seguirà un tour promozionale in tutti i teatri italiani. Sempre a febbraio il virtuoso pianista sarà anche il protagonista e direttore artistico di un programma televisivo che andrà in onda subito dopo Sanremo su Raitre. La trasmissione ospiterà amici e collaboratori di Raphael. Ma quello in tv non è l’unico impegno per Gualazzi. Già perché è andato da poco in onda su Raidue uno special dedicato a Renato Carosone. Un omaggio che oltre a Raphael ha avuto per protagonisti altri tre pianisti e cantanti. A loro modo diversi ma con riferimenti alla musica del noto artista partenopeo: Sergio Cammariere, Gigi D’Alessio e Morgan. Tra le medaglie da appuntarsi al petto anche una probabile nomination ai Grammy Awards. Gualazzi ha infatti stretto una collaborazione con Andrea Bocelli per il quale ha scritto musica e testo di “Vertigo”, brano nel quale Raphael ha suonato anche il pianoforte. "Ho voluto cantarla al modo di Gualazzi – ha detto della canzone il tenore toscano – perché era perfetta fatta in questo modo".
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