Pesaro, 15 giugno 2024 – Non c’è solo la necessità del riequilibrio di genere, tra i problemi del neo sindaco Andrea Biancani per la costruzione della giunta. Come spesso succede, soprattutto a coloro che hanno sbandierato la volontà di cambiare, il tema più insidioso risulta essere rendere tutti più felici. Accontentandoli.
Allora cominciamo dalla soluzione Belloni presidente del consiglio comunale. Infatti il leader della lista ’Una Città in Comune’ è salito all’attenzione della maggioranza non solo per le 760 preferenze ottenute. Ma anche e soprattutto per il risultato personale di un “vecchio drago“ della politica pesarese come Mauro Mosconi che ha raggiunto il quarto posto nello spoglio della lista, battendo di un voto in extremis la consigliera uscente Giorgia Leonardi.
Ovvero la posizione che potrebbe diventare elettiva in futuro, solo in caso di dimissioni contemporanee di un Enzo Belloni ritornato all’assessorato e di Massimiliano Santini. Volendo evitare problemi, il sindaco preferirebbe lasciare Belloni nel ruolo di presidente del consiglio comunale ed evitare di avere nella assise Mosconi.
Ma come emerso nei giorni scorsi, Biancani si era speso molto per l’assessorato destinato a Luca Pandolfi. Il secondo arrivato della civica di Biancani è talmente garantito che non sarà messo assolutamente in discussione, nonostante il timido risultato nelle preferenze. Non può strappare la conferma ai Servizi Sociali? Non importa, Biancani lo vuole così tanto che potrebbe destinarlo ai Lavori pubblici o all’Urbanistica. Ingoiando anche l’operazione da “nido del cuculo“ portata a compimento da Riccardo Pozzi, l’unico socialista capace di fare le uova nel nido altrui, portandosi a casa 802 preferenze e il primo posto assoluto della civica costruita soprattutto per Pandolfi.
Rifacciamo i conti. Se Belloni occuperà il posto che occupava Marco Perugini nella legislatura di Ricci, ciò consentirà il via libera nel ruolo di vice sindaca a Camilla Murgia, come la più votata candidata nella lista Pd. L’elenco femminile prevederebbe poi un clamoroso ritorno ai Servizi Sociali per Sara Mengucci al posto della presidenza del consiglio; il bis per Francesca Frenquellucci (M5S) al Commercio e un altro bis all’Ambiente per la Verde Maria Rosa Conti. Infine la scontata conferma per Mila Della Dora allo Sport.
L’elenco maschile dovrebbe partire da Daniele Vimini alla Cultura e Andrea Nobili, citatissimo per l’Urbanistica (in alternativa all’ipotesi Pandolfi), settore che secondo Biancani avrà comunque un nuovo dirigente comunale. Per proseguire con il già citato Luca Pandolfi, destinato forse al Personale, e infine trovare un possibile incastro per Marco Perugini o Riccardo Pozzi. L’incastro prevederebbe una soluzione con la presidenza di Marche Multiservizi per la quale poltrona non c’è solo l’ipotesi di Luca Ceriscioli. Chiamiamolo colpo di scena: in fondo l’eliminazione dei migliori piace a questo Pd. Sempre che possa stare bene alla vincente sezione di Villa Fastiggi.