REDAZIONE PESARO

Al seggio dopo il matrimonio: doppio ‘voto’ per gli sposi fanesi

Per Laura Morelli e Nicola Sbrega il sì e poi il dovere civico. Questa ed altre curiosità nella seconda giornata di voto in provincia: non sono mancate le polemiche

La sposa Laura Morelli al seggio a Fano

La sposa Laura Morelli al seggio a Fano

Pesaro, 9 giugno 2024 – Lei si chiama Laura Morelli, è fanese (abita a Fano 2), e oggi ha preso due impegni importanti: il primo, quello di giurare eterno amore al suo sposo, Nicola Sbrega, pure lui di Fano e residente a Sant’Orso; il secondo, quello di adempiere al suo dovere civico, andando a votare per le elezioni Europee e Comunali.

Così, tutta vestita di bianco, si è presentata radiosa e bellissima alla sezione 29 di Fano, accompagnata dal novello sposo. E dopo aver firmato il registro di matrimonio, ha impresso il segno anche sulla scheda elettorale, tra gli auguri e le congratulazioni degli altri elettori in coda e dei componenti di seggio. Poi, ovviamente, ha lasciato i doveri civici raggiungendo parenti e amici che l’attendevano al ristorante per dare inizio alla festa. 

Dopo il matrimonio, il voto: la coppia di sposi Laura Morelli e Nicola Sbrega al seggio a Fano
Dopo il matrimonio, il voto: la coppia di sposi Laura Morelli e Nicola Sbrega al seggio a Fano

E’ una delle curiosità registrate nella lunga giornata di voto in provincia di Pesaro e Urbino (qui l’affluenza), dove, oltre alla gioia per i fiori d’arancio, non sono mancati veleni e polemiche.

A Pesaro, ad esempio, una rappresentante di lista ha avuto da ridire sul look di alcune scrutatrici, le cui unghie laccate e gli anelli indossati avrebbero a suo dire potuto segnare involontariamente le schede rendendole riconoscibili e invalidandole.

Della cosa è stata informata la Polizia che ha rassicurato la rappresentate di lista.

Infine, sempre a Fano, sono continuate le polemiche per via dell’iniziativa di un sito web locale, che ha organizzato dei sondaggi estemporanei chiedendo agli elettori fuori dai seggi se volessero ripetere, in forma anonima e garantendo il segreto fino alla chiusura delle urne, il voto appena espresso in cabina.

Subito è partita la segnalazione alla Prefettura di alcuni partiti, preoccupati che i risultati potessero essere diffusi a vantaggio di qualche forza politica a discapito di un’altra.

All’esito delle verifiche del Comune, non sarebbero però state ravvisate scorrettezze.