Pesaro, 8 maggio 2024 – Fabrizio Oliva si candida a sindaco di Pesaro con la lista civica "Spazi liberi". Suoi compagni d’avventura alle prossime amministrative saranno 29 civici, tra cui il più giovane, Leonardo Fabbi, che ha diciannove anni e il più grande che è Pierpaolo Loffreda. In dote ad Oliva il critico cinematografico porterà, insieme al collega di partito Alessandro Cirelli, l’alleanza di + Europa, il partito di Emma Bonino in corsa anche alle Europee con la lista “Stati Uniti d’Europa“. Imprenditore, da 30 anni nel settore turistico tanto da essere titolare di tour operator e consulente aziendale, Oliva è il manager di sette strutture ricettive tra Pesaro, Riccione e Cattolica; ha un figlio di 16 anni e scende in politica a 63 anni.
Oliva, è pronto a competere?
"Certo. Il 18, alle ore 11, all’hotel Baia, presenterò la lista “Spazi liberi. Fabrizio Oliva sindaco“".
Come nasce il nome della lista?
"La base elettorale della mia lista è fatta di giovani. Ci sono nel programma molte idee che provengono dall’ala giovane della lista. E poi, essendo un albergatore volevo allontanare l’idea che da sindaco io non possa sostenere politiche a favore della movida e dei giovani".
In che modo vorrebbe sostenerla?
"Con la chiarezza delle regole. Fino ad oggi non sono state conciliate le esigenze del divertimento dei giovani con quelle del turismo, prettamente più familiare. La prima cosa che farò sarà quella di revocare la delibera, confermata anche per il 2024, sul rispetto dei decibel e gli orari che consentono la musica in viale Trieste".
Intende rivedere le regole in modo restrittivo: un giro di vite alla movida, giusto?
"Sì. Non voglio evitare il divertimento dei giovani, ma non lo permetterò nel posto sbagliato. Quindi destinerò all’intrattenimento dei giovani aree a Fosso Sejore; in via dell’Acquedotto; a Baia Flaminia o alla Vela, tra i due moli. E d’inverno anche a Villa Fastiggi. La movida va localizzata nei luoghi giusti".
E in viale Trieste?
"Revocherei l’ordinanza attuale: non ritengo accettabile permettere la musica e le scorribande in viale Trieste fino alle due di notte. Viale Trieste non può essere la via della movida. A Jesolo, la musica cessa alle 23".
Marcia indietro anche sulla pedonalizzazione di ponente?
"No, anzi. Un plauso perché è stata ampliata, dalla Palla all’hotel mare. La prima opera pubblica sarà la riqualificazione del fronte mare per una passeggiata esteticamente piacevole. Poi risolverei, coprendo con un’opera architettonica la foce del Genica".