Pesaro, 28 febbraio 2024 – Marco Lanzi è, secondo le segreterie di Fdi, Fi, Lega e Udc, il candidato sindaco ideale per guidare la coalizione di centrodestra alle prossime amministrative. Lunedì sera, l’accordo tra alleati è stato chiuso dopo una riunione con tutti i rappresentanti comunali e provinciali: in quel contesto è emersa la convergenza delle segreterie su Lanzi e in particolare ha inciso il favore di Fratelli d’Italia, decisivo ago della bilancia. All’ufficializzazione, quindi, mancano i passaggi romani, obbligatori quando la candidatura interessa un capoluogo di provincia: salvo sorprese è questione di giorni.
Dopo la candidatura di Serfilippi a Fano, in quota Lega, a dare le carte su Pesaro è toccato al partito di Giorgia Meloni. Se il centrosinistra – per stare dietro al terzo mandato e arginare dolorose spaccature interne – non ha ancora tirato fuori il proprio nome, nel centrodestra, l’identikit ha privilegiato un civico rispetto a figure di caratura politica come sarebbero potute essere quelle di Dario Andreolli, escluso dai giochi a seguito della evoluzione fanese, o di Giulia Marchionni, consigliera comunale di opposizione, leader della lista civica di centrodestra Prima c’è Pesaro.
Lo stesso sindaco Matteo Ricci che di politica ne sa, aveva intuito lo scenario possibile, buttando là un pronostico, durante il dibattito consiliare di 48 ore fa: per candidarsi a sindaca la Marchionni avrebbe di lì a poco dovuto prendere la tessera di Fratelli d’Italia. In effetti fino a ieri, il nome di Marchionni è stato tra le opzioni, forte del sostegno dell’area cattolica moderata e di un gruppo di imprenditori mecenati oltreché di un tessuto sociale trasversale, coltivato negli ambiti dell’associazionismo, del volontariato e del contesto educativo prossimo anche al centrosinistra. Altri fattori importanti come la professionalità d’avvocato, l’esperienza amministrativa e il temperamento sono stati parte della narrazione sfumata però, poi, in un nulla di fatto. Fin dall’inizio il centrodestra, prima di pescare tra le fila della politica, per sensibilità e momento storico, ha cercato il candidato civico, capace di parlare a settori più ampi della società.
Coerentemente, avuta la disponibilità da parte di Lanzi alla costruzione di una proposta politica, il segretario provinciale Fdi, Baiocchi ha colto il potenziale e condiviso con gli alleati la strategia da seguire. La disciplina di partito prevede una serie di conferme da parte dei livelli regionali e nazionali, ma intanto un passo fondamentale è stato fatto. Salvo sorprese, quindi, Marco Lanzi da candidato sindaco farà una lista civica sostenuta dalla coalizione di centrodestra.
Classe 1963, Lanzi, per molti è il vicecommissario della Polizia di Stato, già responsabile del gabinetto provinciale di Polizia Scientifica, storico segretario provinciale Siulp, in pensione da fine febbraio, dopo 38 anni di servizio. Ma non solo. Da dieci anni Lanzi, padre di due adolescenti, ha sviluppato un percorso divulgativo nelle scuole per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.