Pesaro, 16 agosto 2022 - Non è andato poi tutto liscio, nella composizione delle liste dei candidati Pd alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Dopo una notte di liti furibonde, emerge la rabbia degli esclusi.
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Uno degli 'strappi' più eclatanti è stato quello della pesarese Alessia Morani - sottosegretaria al Mise nel Conte II, ma anche volto notissimo al pubblico dei talk tv - che ha rifiutato la candidatura propostale. "E' stata una lunga notte e finalmente sono state decise le liste dei candidati del Partito democratico per le prossime elezioni politiche. Ho saputo quale fosse la mia posizione in lista solo al momento della lettura da parte di Marco Meloni dell'elenco dei candidati" e, chiarisce Alessia Morani, non è stata per lei una collocazione gradita.
Collegio uninominale "a mia insaputa"
"Nei posti eleggibili per le Marche - segnala infatti la deputata dem, - sono stati designati Alberto Losacco, commissario del Pd Marche, Irene Manzi e Augusto Curti". "A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale", osserva ancora Morani. "Ho comunicato al mio partito che non intendo accettare queste candidature. Avrò modo in seguito - spiega - di spiegare le motivazioni che mi hanno convinta della bontà di questa scelta".
Ricci: spero ci ripensi
"Ho letto la sua dichiarazione di rinuncia - ha sapere in serata il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci -. Spero ci ripensi e sia protagonista della partita. Anche perché nella nostra provincia dobbiamo vincere, sarò in prima linea come sempre a sostegno dei candidati". Ricci, coordinatore dei sindaci Pd, sottoliena che "quando si fanno le liste è sempre complicato, ma con questa pessima legge elettorale e la riduzione dei parlamentari è diventato ancora peggio".
In generale, sulla situazione marchigiana, Ricci fa presente che "sono comprensibili delusioni e mal di pancia. Io stesso sono rimasto scandalizzato da come si sia buttato fango assurdo e ingiustificato su una figura autorevole come quella di Valerio Lucciarini che ha dimostrato, ancora una volta, di essere un grande dirigente politico"