Pesaro, 2 ottobre 2018 - Ha chiuso i battenti uno dei negozi di scarpe più antichi della città: Moscatelli, lungo corso XI Settembre, tra ‘Linea Uomo’ e la ex sede centrale della Cassa di Risparmio. Un negozio che data 1888. Al suo posto arriverà una gioielleria. E’ la città che si sta ridisegnando anche nelle sue attività commerciali.
«Anche se il Corso è una delle poche strade che si sta salvando dall’invasione delle grandi catene internazionali», dice uno dei commercianti mentre osserva la vetrina di Moscatelli, ormai vuota. Vuota, ma per poco, perché prima di Natale diventerà la sede pesarese della nota gioielleria Arzilli di San Marino. «Sono ormai sette mesi – dice Marco Arzilli, 47anni, ex ministro dello sviluppo economico della repubblica del Titano – che faccio avanti e indietro con Pesaro, per capire la città ed anche il mercato. Firmato? Siamo vicini, ma ancora no. Comunque vogliamo aprire prima di Natale che per una attività come la nostra, e cioè vendere gioielli, è la stagione migliore».
Una trattativa doppia quella che Marzo Arzilli ha dovuto fare: la prima con Daniela Scarlatti che da molti anni mandava avanti il grande negozio di scarpe; la seconda con gli eredi di Tino Bontempi e cioè quello che per decine di anni, prima di passare la mano, è stato il titolare del negozio per il Corso ed era anche proprietario dei locali. Verrà stravolto uno dei negozi più vecchi della città? La risposta che arriva da Marco Arzilli è secca: «Assolutamente no perché noi siamo rispettosi delle tradizioni e della cultura della città. I lavori riguarderanno solamente gli arredi interni e i lavori in muratura saranno praticamente inesistenti».
Siete anche voi nel campo dei grandi marchi di orologi? «Se intende i Rolex, assolutamente no. Noi abbiamo smesso da ormai tanti anni e se fa questa domanda sottintendendo la concorrenza a Bartorelli, le dico assolutamente di no. Noi dagli anni Quaranta lavoriamo nell’ambito della produzione di gioielleria ed a Pesaro apriremo un negozio nel nostro settore. I grandi brand dell’orologieria non c’entrano affatto. Noi avevamo una clientela pesarese – continua Arzilli – ma col tempo è andata diminuendo. Il negozio che apriremo a Pesaro per Natale è il numero ‘0’ di una politica commerciale che punta ad uscire fuori dal territorio di San Marino. Abbiamo scelto Pesaro perché è una città di grande cultura e di grande tradizioni. E vogliamo entrare sul mercato con grande rispetto per tutti ed anche per i luoghi».
Un angolo di Corso, quello accanto e di fronte alla sede centrale dell’ex cassa di Risparmio, che cambia volto, anche perché la riconversione del negozio di scarpe di Moscatelli in gioielleria potrebbe non essere l’unica novità. Perché un altro storico negozio, quello di abbigliamento gestito dalla famiglia Pantanelli, si è... ristretto. Da tre vetrine, ad una perché un altro gioiellerie della città ha acquistato i locali dell’Opera don Baronio di Cesena, che fa assistenza ai poveri. Come finito un pezzo di palazzo ducale a Cesena? Perché la vecchia proprietaria, Maria Silvia Nori, originaria di Cesena, non avendo eredi ha lasciato tutti i suoi averi alla curia di Cesena. Ma da chi verranno affittati i due nuovi locali, ancora non si sa.