DAVIDE EUSEBI
Economia

Caso airbag Citroen, l’ordinanza: potranno essere risarciti oltre mille automobilisti

E’ la vicenda che riguarda i difetti nelle Citroen, accolta l’azione di Adusbef. Cinquanta euro per ogni giorno di ritardo nell’invio della lettera di richiamo

L’avvocato Floro Bisello, segretario nazionale Adusbef. A destra il volante di un veicolo Citroen

Pesaro, 15 ottobre 2024 - Sono circa millecentocinquanta gli automobilisti della nostra provincia (di questi circa trecento pesaresi, mentre i marchigiani coinvolti sono ottomila) che avevano gli airbag della propria auto difettosi e che potranno essere ora risarciti dalla casa madre automobilistica, nello specifico la Citroen.

Lo annuncia il segretario nazionale di Adusbef, associazione consumatori, avvocato Floro Bisello che era nel pool di avvocati che hanno promosso l’azione legale culminata con la clamorosa ordinanza del tribunale di Torino: “Il tribunale – spiega l’avvocato Bisello – ha accolto l’azione inibitoria promossa da Adusbef , sul caso degli airbag difettosi montati su alcune autovetture, ha ordinato a Psa Italia una serie di interventi, tra cui la messa a disposizione di una auto sostitutiva gratuita in favore di tutti gli automobilisti di tutta Italia. Il caso è quello degli airbag difettosi che interessa circa 190 mila veicoli Citroen C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e 2019, airbag la cui attivazione in caso di incidenti potrebbe avere conseguenze letali per i passeggeri in quanto “potrebbero rompersi con una forza eccessiva, con il rischio che frammenti di metallo colpiscano gli occupanti del veicolo”. Questa decisione del Tribunale di Torino è una grande vittoria per tutti i consumatori, che sottolinea come la responsabilità sociale delle grandi imprese non sia solo nella qualità della produzione e nella vendita dei prodotti, ma anche e in primis nell’ intervenire immediatamente nel caso di criticità che mettono in grave pericolo la sicurezza e la salute degli utenti”.

L’avvocato Floro Bisello, riassume i punti salienti della sentenza: “Immotivato ritardo e responsabilità del produttore: il pericolo degli airbag difettosi era conosciuto fin dal 2019; malgrado ciò, la società ha preferito non porre rimedio fino alla fine del 2023, mettendo in pericolo la vita dei consumatori. Se la campagna di richiamo fosse iniziata per tempo, si sarebbero evitate misure drastiche come il divieto di guida ordinato nel 2024. Scarsa comunicazione con i proprietari: almeno un quarto degli automobilisti non ha ricevuto la lettera dalla casa costruttrice”.

I risarcimenti (cumulabili): “Sono previsti 50 euro al giorno a favore di ogni consumatore per ogni giorno di ritardo dell’invio della lettera di richiamo anche per chi già l’ha ricevuta; 50 al giorno di ritardo nella consegna dell’auto sostitutiva; 20 al giorno di ritardo nell’adempimento dell’obbligo di sostituire l’airbag”. Le domanda di risercimento vanno inviate a: adusbef.utenti@gmail.com con oggetto “Airbag”, allegando copia del libretto dell’auto.