Pesaro, 7 settembre 2024 - Una vecchia tovaglia, un vestito che cambia colore non appena esposto alla luce del sole, il Pvc degli ombrelloni e le bandiere del Palio dei Bracieri: nella giornata di ieri, a Pesaro, sull lungoporto Calata Caio Duilio, ventuno ragazzi hanno messo piede nella “passerella” per prendere parte ad una sfilata organizzata da giovani stilisti, sia pesaresi che di fuori. Tanti gli applausi che hanno accompagnato i modelli e le modelle durante la loro sfilata, intitolata “Il Rientro”, durata solo qualche minuto, ma che è riuscita a trasmettere comunque un messaggio: il riuso degli oggetti di seconda mano.
Questa tecnica si chiama “upcycling” e prevede proprio l’utilizzo di materiali che altrimenti verrebbero considerati di scarto, ma non per questi ragazzi: “Il processo di creazione è stato sicuramente intenso – raccontano Tommaso Federico, Davide Troni e Cecilia Mazzucchelli, organizzatori dell’evento –, ma altrettanto lo è stato vedere le nostre idee prendere forma sui corpi dei modelli. Per noi molto divertente, nella filosofia del riciclo e del riuso, è stato l’utilizzo delle corde e del polietilene, comunque tutti materiali che si rifanno al mare, per omaggiare la città di Pesaro. Ora abbiamo avuto l’occasione di poter prendere parte a Pesaro 2024 e ci piace pensare di aver potuto dare un contributo alla città e a quei tanti giovani che volìgliono entrare nel mondo della moda”.
La particolarità di questa sfilata è che tutti quanti, sia modelli che designer, erano “under 25”: tra loro Valentina Scodavolpe, Iris Noberini, Angelica Balducci, Silvia Malaguti, Chiara Ciamaglia e Marina Stepanenko. Insomma, un importante messaggio per far capire come non si debba mai smettere di inseguire i propri sogni, ma anzi, lottare per quello in cui si crede e che si vuole fermamente fare: “Questa non è una carriera canonica – concludono i giovani –. Uno la sceglie per vocazione, ma non c’è un percorso di studi preciso e non c’è un curriculum specifico. Uno deve farsi da solo e le occasioni deve sapersele creare, senza pensare troppo al risultato. AI giovani vogliamo dire di focalizzarsi tanto sul presente, senza dare troppo peso a cosa li aspetta nel futuro. Fate quello che vi piace, seguite le vostre mode e le vostre idee, senza farvi “dirottare” da nessuno. Riconoscete i momenti in cui siete felici e viveteli, immaginateveli e disegnateli”.