Pesaro, 4 giugno 2024 – C’è fermento a Pesaro per The life di Marina Abramovic, l’opera immersiva prodotta da Tin Drum con la regia di Todd Eckert, presentata oggi. L’evento clou del programma della Capitale italiana della Cultura ‘La natura della cultura’, realizzato in mixed reality, è ideato dalla eclettica, trasgressiva, temeraria artista che ha fatto del corpo il medium per eccellenza della sua espressione d’arte.
Dal 5 al 18 giugno al Centro Arti Visive Pescheria la prima nazionale di una esperienza tridimensionale della durata di 19 minuti. Lo spazio della galleria abilmente reinventato attraverso i colori del bianco, del nero e del rosso come leitmotiv di tutto il momento performativo. A introdurre la presentazione, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “Pesaro sarà ancora una volta protagonista nel mondo grazie ad un altro grandissimo evento che arricchisce l’anno straordinario della Capitale italiana della cultura". Evidente la soddisfazione del vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini quando sottolinea quella che inizialmente poteva sembrare una utopia e che diviene, invece, sostanza nell’intento di ragionare sugli scenari possibili del presente tra arte e tecnologia.
Agostino Riitano, direttore artistico di Pesaro Capitale italiana della Cultura, si sofferma sul fatto che le esperienze di Marina Abramovic hanno condizionato le estetiche del presente, quando sarà il regista del progetto Todd Eckert a confermare di avere raggiunto, con The life, il punto che si voleva raggiungere.
Anteprima nazionale a Pesaro
Presentato alla Serpentine di Londra nel 2019, il lavoro di Pesaro è più completo e perfezionato, continua Eckert con la volontà di continuare nel solco di quella inesauribile ricerca che muove il fare di Marina, come di tutti coloro che hanno collaborato fattivamente al progetto. Una unicità rappresentativa che va in scena, in questo momento, nella sola città di Pesaro, la nuova sfida di un’artista che ha sfidato e superato i limiti del corpo e della mente. Basta pensare a Rythm 0 quando nel 1974, dimostrando che l’umano è naturalmente violento e crudo, nella galleria Studio Morra di Napoli l’artista permetterà agli spettatori di agire deliberatamente sul suo corpo avendo a disposizione 72 oggetti d’offesa, fra cui anche una pistola carica.
La Abramovic come un ologramma
Con The Life l’artista serba presenta se stessa materializzandosi come un ologramma tridimensionale di grande efficacia. Un cerchio nero al centro della ex chiesa del Suffragio come suggestivo contenitore d’arte del Centro Arti visive di Pesaro. Un ‘occhio di bue’ accompagna i movimenti di Marina Abramovic: l’artista serba che nasce a Belgrado nel 1946, compare sulla scena con un alone di piccole luci blu che svaniscono via via. Indossa un abito rosso, esposto per la prima volta proprio a Pesaro, il rosso come filo conduttore di altre sue celebri performance.
Il video messaggio di Marina Abramovic
Queste le parole dell’artista Marina Abramović nel videomessaggio inviato per la presentazione: “È un grande onore essere invitati a Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura. Presenterò con Tin Drum il mio nuovo lavoro in realtà mista intitolato The Life. So che Pesaro Capitale è incentrato sul rapporto tra scienza, natura e tecnologia; il mio lavoro si basa sulle arti performative e questo è il mio primo esperimento, il mio primo tentativo di utilizzare le nuove tecnologie e di ampliare l'idea di come le arti performative possano essere viste in futuro, se l'artista non è più fisicamente presente”.
Il rosso filo conduttore
Il rosso delle tavole di diverse sfumature presenti in galleria, e “siamo sicuri che Marina vorrebbe che il pubblico vi si perdesse nell’osservarle”, il rosso del sangue scaturito dalle ferite che Marina stessa si è procurata in una memorabile inquietante performance, quello del sangue di una moltitudine di ossa lavate una ad una in Balkan Baroque. Il rosso del lungo abito indossato in occasione di The Artist is Present quando nel 2010 al Moma di New York stabiliva il record di presenze con 850.000 visitatori in tre mesi restando seduta, impassibile, per ore,a sostenere lo sguardo di persone del pubblico che si alterneranno di fronte a lei. Fino a quando non arriverà Ulay, ex compagno di vita e d’arte, e l’emozione sarà difficilmente trattenuta.
Esperienza interattiva con il pubblico
Oggi i lucidi capelli neri raccolti in una lunga coda, il viso diafano, le labbra rosse. Marina non è reale, eppure è qui e vorresti sfiorarla. Entra nel cerchio, si muove lentamente con la perfezione gestuale di un mimo. Le mani sfiorano il volto, il capo, cambia direzione, le braccia allargate, le braccia lungo i fianchi. Poi le raccoglie sul grembo. Si dissolve in un brillio di ‘lucciole’ blu, ricompare, la mano sinistra a lungo sul petto, le braccia protese come a sottolineare la presenza del pubblico che è realmente presente e diviene parte integrante dell’opera. Le persone interagiscono, c’è chi si sposta, chi gira intorno a lei ed è come incontrarsi nella piazza di una città. Una esperienza interattiva che permette agli spettatori, e allo spazio circostante, di restare visibile insieme all’artista per cui vita reale e proiezione illusoria coesistono in perfetta sincronia.
Tra realtà aumentata e modo reale
Meraviglia della mixed reality che permette di coniugare mondo reale, realtà aumentata e mondo virtuale attraverso speciali dispositivi, i devices Magic Leap One senza isolarci completamente dalla realtà circostante. Una performance ad alta tecnologia, ma la tecnologia si evolve, si modifica, dirà il regista dell’opera che esprime la sua grande soddisfazione per aver lavorato con una come Marina. E resta la grandezza di un’idea partorita interamente da Marina stessa e l’aspettativa di una suggestiva connessione tra l'artista e il pubblico vissuta in un tempo presente. Marina, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1997, continuiamo a chiamarla per nome perché mai come in questa occasione l’abbiamo sentita presente, vicina. Quando l’opera rimanda al cerchio della vita nel superamento del tempo e dello spazio per calarsi nella dimensione infinita della circolarità del tempo, del suo eterno ritorno. Marina solleva una mano lentamente, sfiora l’altra mano, il petto, la fronte. Si sposta in cerchio con le mani lungo la schiena. Il suo sguardo abbraccia il circostante, un concentrato di energia vitale che attraversa mondi. Marina non c’è. Marina c’è, leggendaria, immensa. Per sempre viva.
Biglietti e orari della mostra
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00, ingresso prioritario ai gruppi di minimo 15 persone dalle 10.00 alle 11.00. L'orario di ingresso allo spazio dell'installazione è indicativo e seguirà l'ordine di arrivo.
Tariffe: biglietto intero 15 euro, biglietto ridotto 12 euro: gruppi (min. 15 persone, max 50 persone), studenti del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini, studenti universitari, convenzioni, possessori di Card Pesaro Capitale.
Ingresso gratuito: minori di 18 anni (scolaresche escluse), soci Icom, giornalisti muniti di regolare tesserino, disabili e accompagnatore, possessori di Carta Famiglia del Comune di Pesaro.
Prevendite e prenotazioni
Online su www.vivaticket.it. I biglietti possono essere acquistati Tipico Tips (Via Rossini, 41) oppure alla biglietteria del Teatro Rossini (Piazza Lazzarini), aperta nei seguenti orari: mer-sab 17.00-19.30 (fino al 31/5 nei giorni di spettacolo anche 10.00-13.00).